Assedio di Gerusalemme (1187): differenze tra le versioni

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== L'assedio ==
 
I negoziati vennero tenuti da Saladino e da Baliano, con la mediazione di Yusuf Batit, uno dei chierici della [[Chiesa ortodossa]], conscio del fatto che il Cattolicesimo Romano non li difendeva e che avrebbero avuto maggiori margini di manovra con l'avvento dei musulmani. Saladino preferiva prendere la città senza spargimenti di sangue, ma gli abitanti si rifiutavanorifiutavrono di arrendersi, giurando di distruggerla in una tremenda battaglia piuttosto che regalarla al nemico. L'assedio era iniziato.
 
Le armate del Saladino si posero di fronte alla [[Torre di Davide]] e alla Porta di [[Damasco]]. Gli arcieri continuavano a colpire gli assedianti. Le [[Armi da assedio medioevali|armi da assedio]] vennero avvicinate alle mura e costantemente respinte. Per giorni, piccole schermaglie vennero combattute con pochi risultati. Il 26 settembre Saladino spostò il campo in una parte differente della città, sul [[Monte degli Olivi]], dove non esistevano porte principali dalle quali i crociati potessero contrattaccare. Le mura vennero attaccate di continuo con le armi d'assalto, [[catapulta|catapulte]], lanciapietre, [[fuoco greco|fuochi greci]], [[balestra (arma)|balestre]] e frecce. Venne aperta una breccia nelle mura, le quali collassarono il 29 settembre. I crociati non erano in grado di respingere le truppe del Saladino ma, contemporaneamente, i musulmani non riuscivano a penetrare nella città. I crociati vennero decimati e ben presto ne restarono poche dozzine a difendere le mura.