Cibele: differenze tra le versioni

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Collegato con il culto di Cibele è il mito che la vede legata al giovane dio [[Attis]]. Le varianti di questo mito sono molteplici.
 
Una leggenda narra che [[Zeus]] fosse innamorato di Cibele e cercasse - invano - di unirsi alla dea. In una notte di incubi angosciosi, mentre Zeus la sognava ardentemente, lol
Una leggenda narra che [[Zeus]] fosse innamorato di Cibele e cercasse - invano - di unirsi alla dea. In una notte di incubi angosciosi, mentre Zeus la sognava ardentemente, il suo [[sperma|seme]] schizzò sulla pietra generando l'[[ermafrodito]] [[Agdistis]]. Questi era malvagio e violento e con continue prepotenze oltraggiò tutti gli dei. [[Dioniso]], perciò, giunto all’esasperazione, volle vendicarsi e architettò ai suoi danni uno scherzo atroce: gli portò in dono del vino e lo accompagnò a bere in cima a un grande albero di [[melograno]], finché Agdistis si addormentò ubriaco in bilico su un ramo. Con una cordicella Dioniso gli legò i genitali al ramo e, sceso in terra, scosse l'albero con tutta la sua forza. Nel brusco risveglio il malcapitato precipitò, strappandosi di netto i genitali: così Agdistis morì dissanguato, mentre il suo [[sangue]] bagnava il melograno e lo faceva rifiorire rigoglioso e carico di succosi frutti. La [[ninfa (mitologia)|ninfa]] del [[Sangario]], il fiume che scorreva nelle vicinanze, sfiorò con la sua pelle uno di quei frutti e rimase incinta di un dio: fu così generato Attis il bello, il grande amore di Cibele. Costei suonava la [[lira]] in onore di Attis e lo teneva perennemente occupato in voluttuosi amplessi. Ma, ingrato e irriconoscente, Attis volle abbandonare quelle gioie e fuggì per vagare sulla terra alla ricerca di un'altra donna. Cibele sapeva bene che nessuna infedeltà di Attis sarebbe potuta sfuggire alla sua vista onnipotente e lo sorvegliava dall'alto sul suo carro trainato da leoni. Colse così Attis mentre giaceva spensieratamente con una donna terrena, convinto che le fronde di un alto pino fossero sufficienti a nascondere il suo tradimento. Vistosi scoperto, Attis fu assalito da un rimorso tormentoso e implacabile, finché all'ombra del [[pino]] si uccise.
 
Altre versioni del mito vogliono che Attis fosse direttamente figlio (oltre che amante) di Cibele, mentre la ninfa [[Sangaride]] fosse una sua amata durante il viaggio sulla terra. Durante il banchetto nuziale di Attis con la figlia del re di [[Pessinunte]], l'ermafrodito Agdistis si sarebbe innamorato del giovane e - non essendo corrisposto - per vendetta lo fece impazzire, facendolo fuggire sui monti, dove si uccise evirandosi o gettandosi da una rupe. Ulteriori varianti dicono che Attis sia poi resuscitato, o che fu salvato da Cibele che lo afferrò per i capelli e poi lo trasformò in un [[pino]] non appena toccò il terreno. La versione più conosciuta è comunque quella che vuole che Cibele abbia ottenuto solamente l'incorruttibilità del corpo di Attis.