Fondazione Liberal: differenze tra le versioni

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Nel primo comitato di indirizzo figuravano [[Ferdinando Adornato]], [[Antonio Baldassarre]], [[Augusto Barbera]], [[Rodolfo Brancoli]], [[Carlo Azeglio Ciampi]], [[Franco Debenedetti]], [[Diego Della Valle]], [[Ernesto Galli della Loggia]], [[Alfio Marchini]], [[Mino Martinazzoli]], [[Vittorio Merloni]], [[Angelo Panebianco]], [[Sergio Romano]], [[Cesare Romiti]], [[Giorgio Rumi]] e [[Marco Tronchetti Provera]]. Organo ufficiale della fondazione era il bimestrale ''Liberal'', su cui a lungo si animarono vivi dibattiti intorno al futuro politico del sistema italiano, immaginando già allora di introdurre il [[bipartitismo]] su modello americano.
 
Nel 1998, Galli della Loggia abbandona Liberal e questa fondazione, per volere del suo presidente Adornato, subisce una correzione di rotta. Dall'opposizione di centrosinistra, infatti, si avvicina progressivamente a Destra, fino all'adesione dello stesso Adornato a [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]. ''Liberal'' si prefigge così di adattare il [[Conservatorismo]] [[America|americano]] al nostro sistema politico, con uno sguardo attento specialmente al [[neoconservatorismo]] e al [[teoconservatorismo]], fino all'elaborazione di quello che verrà detto ''teoliberalismo''. [[Ferdinando Adornato]] utilizzerà la propria fondazione come mezzo per la costituzione della ''Casa dei Moderati'', il partito unico del centrodestra italiano, unione di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], [[Alleanza Nazionale]] e [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]]. Ciò nonostante, all'annuncio della nascita del [[Popolo delle Libertà]], Adornato dirà che
{{quote|Questo è non il progetto unitario a cui lavoravamo e di cui avrebbero dovuto far parte anche AN e UDC, ma un partito personalistico, la seconda edizione di Forza Italia. L'Italia ha bisogno di serietà non di improvvisazioni, non si può liquidare un partito e un progetto politico in tre minuti dal predellino di un' auto.}}
In contemporanea con la trasformazione in giornale [[Liberal (quotidiano)|quotidiano]] (2008), quindi, avviene il passaggio di Adornato all'UDC. Di conseguenza il giornale assume una posizione fortemente critica nei confronti di PdL e PD e, dal punto di vista valoriale, molto vicino alle posizioni dell'[[Unione di Centro (2008)|Unione di Centro]].