Cavallo di ritorno (diritto): differenze tra le versioni

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Con '''cavallo di ritorno''' si definisce in [[Italia]] una pratica [[illegalità|illegale]], generalmente un'[[estorsione]], che prevede il pagamento di un [[riscatto]] da parte di chi ha subito un [[furto]] per riottenere ciò che è stato rubato.
 
Il fenomeno, in particolar modo, sembrerebbe riguardare il settore del trasporto privato (automobili e altri veicoli), e sembrerebbe essere maggiornmentemaggiormente diffuso nell'[[Italia meridionale]].
 
== Origine e significato odierno del termine ==
Originariamente con la locuzione "cavallo di ritorno" si intendeva, il [[cavallo]] da nolo, ossia il cavallo preso in affitto per raggiungere una determinata localitàdestinazione da parte di chi non possedeva né una propria [[carrozza]] né un proprio [[cavallo]]. Dovendo il cavallo ritornare nel luogo da cui era partito, il suo eventuale nuovo affittonoleggio veniva pagato dicostava meno, essendo il cavallo di ritorno più stanco e lento rispetto a quello dell'andata, e quindi più economico.<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=GjgLAAAAQAAJ&pg=PA89&dq=%22cavallo+di+ritorno%22&hl=it&ei=RFk3Tv-rAcfwsgbs5bwu&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CC4Q6AEwAQ#v=onepage&q=%22cavallo%20di%20ritorno%22&f=false|titolo=Voci e maniere di dire italiane additate a'futuri vocabolaristi |autore=[[Giovanni Gheradini]] |anno=1840 |pagina=12 |editore=G.B. Bianchi e comp. |accesso=2 agosto 2011 }}</ref>
 
Oggi, con la locuzione "cavallo di ritorno", si intende il riscatto pagatoche da colui chechi ha subito una [[rapina]] o un [[furto]] paga al [[ladro]] per riottenere il maltolto. Spesso siL'espressione usaè questa terminologiausata per indicare i furti di [[mezzi di trasporto]] pubblici e privati.<ref>*{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=iJP767COocwC&pg=PA196&dq=%22cavallo+di+ritorno%22&hl=it&ei=RFk3Tv-rAcfwsgbs5bwu&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CEEQ6AEwBQ#v=onepage&q=%22cavallo%20di%20ritorno%22&f=false|titolo=Qui ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso. La storia del prete che ha sfidato la 'ndrangheta|autore=Giacomo Panizza, Goffredo Fofi |anno=2011 |pagina=196 |editore=Feltrinelli |accesso=2 agosto 2011 }}</ref>
 
== Casistica ==
Il caso classico di cavallo di ritorno prevede il ladro che, dopo aver messo al sicuro il bene rubato (solitamente un [[autoveicolo]]), recuperarecuperi uno dei documenti del mezzo, principalmente la [[carta di circolazione]], e contattacontatti il proprietario.<br />
A questi propone poi lo scambio con una somma di [[denaro]] non equiparabile al valore del veicolo (tale da rendere comunque svantaggioso un nuovo acquisto), e da effettuarsi in luogo e in data stabilita, con eventuali minacce intimidatorie al seguito.
 
A questo punto il proprietario del bene ha in genere tre opzioni:
 
*presentare [[denuncia]] alle [[forze dell'ordine]], le quali si adopereranno per la cattura dei malviventi e per il reperimento della refurtiva;
 
*accettare lo scambio e presentarsi al luogo dell'appuntamento con la somma di denaro prestabilita;
 
*lasciar perdere e vedersi sottratta la propria [[proprietà]] del [[bene mobile]].
 
Nonostante siano diversi, ad oggi, i casi che vedono il proponente del cavallo di ritorno catturato e condannato, si ritiene che statisticamente coloro che scelganoscelgono dila denunciarevia della denuncia siano in numero minore a quelli che si rivolgono alle forze dell'ordine.<ref>[http://assicurauto.blogspot.it/2013/01/cavallo-di-ritorno-fenomeno-in-aumento.html “Cavallo di ritorno”, fenomeno in aumento tratto da "Il libro nero della RcAuto" di Vincenzo Borgomeo, 2012]</ref>
 
Il cavallo di ritorno, inoltre, è anche una delle cause che falsano le statistiche dei furti di [[autoveicolo|autoveicoli]] e [[motocicletta|motociclette]], redatte annualmente dal [[Ministero dell'Interno]] regione per regione, poiché nella quasi totalità dei casi il contatto tra il malvimentemalvivente e il derubato avviene in tempi brevissimi (a volte è lo stesso malvivente chead avverteavvertire il derubato del furto) e quindi prima che ci sia stata launa [[denuncia]] del furto.<ref>{{Cita news |lingua = |autore =Paola Caruso |url = http://archiviostorico.corriere.it/2011/marzo/21/Antifurto_Solo_elettronica_dormire_sonni_ce_0_110321385.shtml |titolo =Antifurto: solo l'elettronica fa dormire sonni tranquilli |pubblicazione =Corriere della Sera |giorno =21 |mese=marzo|anno =2011 |pagina =32 |accesso = 2 agosto 2011 |cid = }}</ref>
 
Un altro caso, molto utilizzatopraticato soprattutto dai ragazzi, prevede il furto di piccoli beni e mobili e di [[elettronica di consumo]], come capi d'abbigliamento, console portatili o telefonini. Dopo un po' di tempo il ladro si rifà vivo, dicendo che ha sentito delle voci in giro e che sa chi ha rubato l'oggetto, ma non può parlare.<br />
Si offre quindi, dietro compenso piuttosto basso, di parlare al ladro e riportargliriportare la merce al derubato. Di solito si tratta di cifre anche piuttosto piccole, generalmente al di sotto dei 100 euro.
 
==Note==