Sapere (rivista): differenze tra le versioni

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|diffusione =
|data-diff =
|fondazione = [[1935]]
|proprietà = [[Edizioni Dedalo]]
|politica =
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=== Ulrico Hoepli fonda Sapere: i primi anni della rivista ===
[[ImmagineFile:Sapere-n.1(1935) Cover.jpg|thumb|Copertina del primo numero del 1935]]
Dopo la morte di [[Ulrico Hoepli]] (Milano, 24 gennaio 1935), avvenuta poco dopo la pubblicazione del primo fascicolo, la rivista Sapere, assieme alla casa editrice e alla famosa libreria di Milano, passa nelle mani del nipote Carlo. La prima sede della rivista è a Roma, dove vive il direttore esecutivo, [[Raffaele Contu]], affiancato da un direttorio composto da due fisiologi e un ingegnere: [[Ernesto Bertarelli (medico)|Ernesto Bertarelli]], [[Carlo Foà]] e [[Raffaele Leonardi]].
 
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=== Edizioni Dedalo rileva Sapere ===
[[ImmagineFile:Sapere-n.1(1968) Cover.jpg|thumb|Copertina del primo numero dopo il passaggio alle Edizioni Dedalo (1968)]]
Nel 1968, Sapere è acquisita da [[Raimondo Coga]], proprietario della casa editrice [[Dedalo]] di Bari. Uomo di idee progressiste, il nuovo editore si fa portavoce del fermento che sarebbe di lì a poco sfociato nella contestazione studentesca, e nei movimenti di partecipazione collettiva alle scelte economiche e politiche del Paese.
 
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Sapere diventa più attenta e critica verso i mutamenti sociali e le [[lotte operaie]] per la tutela della salute, con numerose monografie dedicate a questi argomenti. Questa fase si conclude nel dicembre 1982, con un numero dedicato alla vita e alle opere dello psichiatra [[Franco Basaglia]].
 
Nel 1983, la rivista è affidata alla direzione del fisico [[Carlo Bernardini]], a cui si affianca il chimico [[Francesco Lenci (chimico)|Francesco Lenci]] nel 2006. Abbandonato il terreno ideologico sul quale si era inoltrata a scapito talvolta del rigore scientifico, Sapere recupera in questi anni collaboratori prestigiosi e un ruolo significativo nel panorama editoriale. Sulle sue pagine si alternano contributi di ricercatori di livello internazionale, come Arno Penzias, Nobel per la fisica nel ’78, e di autorevoli giornalisti specializzati come Pietro Greco e Roberto Satolli. la nuova serie si caratterizza anche per una particolare attenzione alla storia, alla filosofia e alla politica della scienza.
 
Dal 1995, Sapere diventa bimestrale e,dal 1996 al 2013, la sua redazione è affidata alla Associazione Culturale Galileo, editrice di [http://www.galileonet.it Galileo, giornale di scienza e problemi globali], il primo giornale di scienza on line in Italia.
Grazie alla partnership con Galileo, cresce l’attenzione nei confronti di temi emergenti, quali le nuove tecnologie della comunicazione, le biotecnologie, la medicina rigenerativa, la bioetica e le sfide della globalizzazione. In questi anni Sapere è una vera e propria fucina di nuove leve di comunicatori scientifici, arruolati sia tra i ricercatori che tra giovani laureati in discipline scientifiche.