Guerra sociale: differenze tra le versioni

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Dopo l'uccisione di [[Livio Druso]] gli italici - esclusi gli Etruschi e gli Umbri - si ribellarono a Roma, capeggiati dal sannita [[Papio Mutilo]]. La rivolta scoppiò ad [[Ascoli Piceno|Ascoli]], nel Piceno, dove, secondo il racconto di [[Velleio Patercolo]], un pretore, un legato e tutti i Romani residenti in città furono massacrati.<ref>[[Velleio Patercolo]], ''[[Historiae romanae ad M. Vinicium libri duo]]'', lib. II, 15.</ref> I ribelli si organizzarono in una libera Lega con un proprio esercito, e stabilirono, dapprima a [[Corfinium]] (oggi [[Corfinio]]) poi ad [[Isernia]] la loro capitale<ref>[http://www.portaleditalia.it/italia-new/27-Comuni-e-territorio/290-Molise/291-Isernia/provincia/tutte-le-strutture/2082-Comune-di-Isernia.html Storia di Isernia]</ref>, dove crearono la sede del senato comune e mutarono il loro nome da Lega Sociale a [[Lega Italica (storia romana)|Lega Italica]]. [[Monetazione della guerra sociale|Coniarono persino una propria monetazione]]<ref>[http://numismatica-classica.lamoneta.it/riepilogo/R-RRG Monetazione della Guerra Sociale 91-87 a.C.]</ref>.
 
Alcune monete recavano la scritta ''Italia''; due raffiguravano un toro che abbatteva la lupa romana. Benché [[Gaio Mario]] e [[Gneo Pompeo Strabone]] avessero riportato alcune vittorie sui ribelli, nel 90 a.C. il console [[Lucio Giulio Cesare (console 90 a.C.)|Lucio Giulio Cesare]] decise di promulgare la ''[[Lex Iulia]]'', con la quale si concedeva la cittadinanza agli italici che non si erano ribellati e a quelli che avrebbero deposto le armi. Seguì nel nell'89 a.C. la ''[[Lex Plautia Papiria]]'' che concedeva il diritto di cittadinanza romana a tutti gli italici a sud del [[Po]]. Il risultato fu di dividere i rivoltosi: gran parte deposero le armi, mentre altri continuarono a resistere. Roma spese ancora due anni per sconfiggere le città in armi grazie all'intervento di Silla e di Strabone. Tuttavia, lo scopo che gli Italici si erano proposti era stato raggiunto: essi potevano divenire a pieno titolo cittadini romani.
 
== Conseguenze ==