Franco Antonicelli: differenze tra le versioni

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Parco letterario Franco Antonicelli, Sordevolo
Didascalia della foto scattata a Castino (CN)
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Il 31 maggio [[1929]] venne arrestato per aver firmato, con Cosmo, Geymonat, Mila e altri, una lettera di solidarietà a [[Benedetto Croce]], dopo che questi, oppositore in [[Senato]] dei [[Patti Lateranensi]], era stato definito da [[Mussolini]] un «imboscato della storia»; dopo un mese di carcere, fu condannato a tre anni di [[confino]], con pena commutata in un'ammonizione. Lavorò come supplente nel Liceo d'Azeglio e fu anche precettore privato di [[Gianni Agnelli]]. Dal [[1932]] fu direttore della collana «Biblioteca Europea» dei libri dell'editore [[Carlo Frassinelli|Frassinelli]]. Per sua scelta, entravano così in Italia, per la prima volta, opere di [[Herman Melville]] e di [[Franz Kafka]], di [[Eugene Gladstone O'Neill]] e di [[James Joyce]], e anche il «[[Topolino]]» di [[Walt Disney]].
 
[[File:Pavese Ginzburg Antonicelli Frassinelli.jpg|thumb|left|[[Cesare Pavese|Pavese]], [[Leone Ginzburg|Ginzburg]], Antonicelli e [[Carlo Frassinelli|Frassinelli]] a San Grato di Sordevolo negli anni Quaranta|alt=Pavese, Ginzburg, Antonicelli e Frassinelli a Castino (CN) negli anni Quaranta]]
La sua conoscenza del gruppo torinese di [[Giustizia e Libertà]] riunito nella redazione della rivista «Cultura» edita da [[Giulio Einaudi|Einaudi]] e del quale facevano parte, tra gli altri, [[Carlo Levi]] e [[Cesare Pavese]], causò, il 15 maggio [[1935]], il suo arresto, avvenuto a seguito della delazione dello scrittore [[Pitigrilli]]. Il 15 luglio Antonicelli fu condannato a tre anni di confino da scontare ad [[Agropoli]] ma fu [[amnistia]]to il successivo marzo, riprese il suo lavoro e si sposò con Renata Germano, figlia del notaio Annibale, nella cui villa di [[Sordevolo]] spesso soggiornava e incontrava gli amici.