Maestro Martino da Como: differenze tra le versioni

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È soprattutto grazie al Platina che l'opera di Martino è giunta fino a noi, poiché del suo libro originale non ne sono sopravvissute che poche copie: una è di proprietà di un privato, una è conservata presso la [[Biblioteca Apostolica Vaticana|biblioteca Vaticana]], una si trova nella [[Library of Congress|Biblioteca del Congresso]] di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] (''Medieval Manuscript n.153'').
 
Su uno dei quattro manoscritti originali, che si trova a [[Riva del Garda]], vi compare il nome ''Martino de Rubeis''<ref>[http://www.italiamedievale.org/sito_acim/mangiando_medievale/mangiando_medievale05.html Mangiando Medievale: Maestro Martino - Libro de Arte Coquinaria]</ref><ref>La maggior parte delle informazioni sono emerse in occasione del convegno internazionale di studi intitolato "Maestro Martino da Como e la cultura gastronomica del Rinascimento", tenutosi a [[Como]] (Villa Gallia) e a [[Campione d'Italia]], dal 1 al 3 giugno [[1989]], a cui parteciparono, in qualità di relatori, storici e scrittori quali: Emilio Montorfano, [[Massimo Montanari]], Valerio Rossitti, Arturo Della Torre, Leo Mulin, Massimo Alberini e [[Franco Cardini]]. Gli atti di quel convegno sono stati pubblicati [http://openlibrary.org/b/OL297387M nel 1990 dalla casa editrice Terziaria di Milano]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/09/nouvelle_cuisine_cinque_secoli_fa_co_0_0204092757.shtml Dal Corriere della Sera del 9 aprile 2002: La nouvelle cuisine di cinque secoli fa]</ref>.
 
===Colori e tempi, secondo Maestro Martino===