Principe Fabrizio Salina: differenze tra le versioni

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Nella storia il personaggio di Don Fabrizio è ricalcato su quello realmente esistito di Giulio Fabrizio Tomasi, bisnonno dello [[scrittore]].
 
Di lui sappiamo relativamente poco, e la sua figura storica è ricostruibile principalmente da quanto riferito dallo stesso scrittore e da quanto rimane della sua [[biblioteca]], oggi in parte conservata a [[Palermo]], presso l'[[archivio]] privato della famiglia [[Lanza (famiglia)|Lanza]] Tomasi.
 
Giulio Tomasi nacque a [[Palermo]] il 12 aprile [[1813]], erede di quella che era allora un'importante famiglia dell'aristocrazia siciliana: dal padre, Giuseppe Tomasi e [[Colonna (famiglia)|Colonna]], eredita nel [[1831]] il titolo di [[Principe]] di [[Lampedusa]] e di [[Duca]] di [[Palma di Montechiaro|Palma]]. Fu anche [[Grande di Spagna]] e sedette fra i [[Parìa di Sicilia|Pari]] del [[Regno di Sicilia]] fino al [[1848]]. Dalla madre, Carolina Wochinger, di origini tedesche, eredita invece una certa attitudine teutonica al rigore intellettuale e allo scientismo illuminista settecentesco.
 
Personaggio difficilmente catalogabile, Giulio Tomasi fu certamente un aristocratico dotato di una cultura e di una curiosità intellettuale superiori alla media, come dimostra la sua ricca biblioteca, dove troviamo testi di [[astronomia]], [[matematica]], [[geometria]], [[meccanica (fisica)|meccanica]] e [[fisica]], fra i quali preziosi esemplari della ''Meccanica Analitica'' di [[Joseph-Louis Lagrange]] e uno dei primissimi volumi stampati del celebre "[[Kosmos (Humboldt)|Kosmos]]" di [[Alexander von Humboldt]]. Totalmente autodidatta, Giulio Tomasi fu un astronomo dilettante, ma che riuscì ad ottenere "sufficienti riconoscimenti pubblici e gustosissime gioie private" (Il Gattopardo, pag. 25) come ne ebbe a ricordare il pronipote scrittore.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/19/Gattopardo_tra_gli_astri_co_0_970119070.shtml Il Gattopardo tra gli astri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Sappiano che nel [[1853]] fondò il proprio osservatorio astronomico, in una villa nella [[Piana dei Colli]], a nord di [[Palermo]]. Conosciuta come [[Villa Lampedusa]] era all'epoca più noto come "Osservatorio ai Colli del Principe di Lampedusa". Alla sua morte, avvenuta nel [[1885]], l'[[Osservatorio astronomico|Osservatorio]] ai Colli fu frazionato fra gli eredi e la strumentazione astronomica venduta.
 
==Il personaggio tra realtà e finzione==