Ninfidiano di Smirne: differenze tra le versioni

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Nifidiano, forse era fratello di [[Massimo di Efeso|Massimo]], nato a [[Efeso]] <ref>Secondo Ammiano Marcellino, ''Res gestae'' XXIX, 1, 42, che ne descrive la morte: «condotto a Efeso, sua città d’origine, qui fu decapitato», e Socrate Scolastico, ''Storia ecclesiastica'' III, 1, 16</ref> o a [[Smirne]] <ref>Secondo una deduzione tratta dalla biografia di Eunapio del fratello di Massimo, Ninfidiano, che viene ritenuto originario di questa città (In ''Vite di filosofi e sofisti'' XVIII, 1) </ref>, il quale era fortemente legato all'imperatore [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]] che fece di Ninfidiano il suo traduttore e segretario <ref>''Istoria della letteratura greca profana dalla sua origine ...etc.'', 1829, p.85 </ref> per gli affari greci, benché egli fosse più adatto per le declamazioni e per le ''disputationes'' che per il disbrigo della corrispondenza diplomatica. [[Eunapio]] pensava che Ninfidiano fosse un valido [[sofista]] anche se non aveva studiato ad [[Atene]] (centro più reputato per quegli studi filosofici che lo stesso Eunapio aveva praticato).
 
Sopravvisse alla morte del fratello Massimo e morì in età avanzata.<ref>Eunapio, Vit.. Soph. Pag. 137</ref>.
 
==Note==