Red House Painters: differenze tra le versioni

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Negli anni '80 Mark Kozelek fu un adolescente problematico, tossicodipendente già in tenera età<ref>http://www.ondarock.it/rockedintorni/redhousepainters.htm</ref>, ed entrò in comunità di recupero diverse volte. In quegli stessi anni cominciò anche a suonare la chitarra. Ad [[Atlanta]] conobbe e diventò amico del batterista [[Anthony Koutsos]]. Trasferitosi successivamente a San Francisco, completò la formazione dei Red House Painters con [[Gorden Mack]] alla chitarra e [[Jerry Vessel]] al basso.
 
Il gruppo firmò per la 4AD Records in [[Inghilterra]] nel [[1992]]. La 4AD pubblicò il primo demo della band come un album, intitolato ''[[Down Colorful Hill]]''. Caratterizzato da melodie evocative, testi introspettivi e soprattutto dalla intensa, commovente voce di Kozelek, il disco è oggi considerato uno dei manifesti del genere slowcore e tra gli album più importanti degli [[Anni 90|anni '90]].<ref>http://altmusic.about.com/od/top10lists/tp/top-10-slowcore-albums.htm</ref><ref>http://www.ondarock.it/pietremiliari/redhousepainters_down.htm</ref><ref>http://www.scaruffi.com/vol5/rhp.html</ref>
 
Nel [[1993]] il gruppo fece uscire due dischi senza titolo (comunemente identificati, basandosi sull'artwork delle copertine, come ''[[Red House Painters (Rollercoaster)|Rollercoaster]]'' e ''[[Red House Painters (Bridge)|Bridge]]'') che consolidarono la reputazione di Kozelek come talentuoso cantautore grazie ai suoi racconti autobiografici di vita vagabonda, narrati senza tirarsi indietro di fronte a nulla. La musica, che spazia dalle ballate [[folk|folk-rock]] alle lunghe suite dissonanti, convogliava in modo efficace la tristezza dei testi.