Chiesa di Santa Maria di Loreto (Roma): differenze tra le versioni

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Nel [[1500]] la "Congregazione dei Fornari" aveva ottenuto da [[papa Alessandro VI]] una piccola cappella che fu abbattuta per costruire la chiesa attuale. I lavori, su progetto di Sangallo furono iniziati nel [[1507]].
 
Nel XIX secolo venne restaurata da [[Luca Carimini]] con l'aggiunta della canonica di [[Giuseppe Sacconi]], l'architetto del [[Vittoriano]] (1867-1873).
 
Sulla facciata c'è una [[Maria, madre di Gesù|Madonna]] della scuola di [[Andrea Sansovino]] mentre gli angeli che si trovano sulle porte laterali sono di [[Jacopo del Duca]]. L'interno è di forma ellittica con cinque altari. Un mosaico di [[Santa Caterina d'Alessandria|Santa Caterina della Rota]], eseguito dal [[Rossetti]] nel 1554, impreziosisce la nicchia laterale. Ai lati dell'altare centrale, due opere del [[manierismo]] italiano seicentesco, la ''Presentazione al Tempio'' di [[Filippo Micheli]] e il ''Sacro Cuore di Gesù'' del [[Finelli]], fanno da quinta all'[[icona (arte)|icona]] della Madonna del Loreto, icona venerata fin dal XVI secolo, tradotta nella Chiesa ad essa dedicata per poi essere ''incoronata'' da Pio VII nel 1660: l'immagine è incorniciata dai nembi in marmo e dai raggi tipici del barocco. Una volta a botte decorata a [[cassettoni]] ricopre l'altare, e un lucernario illumina la scena liturgica.