Jules de Polignac: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m typo
Riga 86:
Da parte loro i liberali, riuniti nella società "[[Aide-toi, le ciel t'aidera]]", all'epoca presieduta da [[Odilon Barrot]], condussero una decisa campagna. Nonostante le molteplici pressioni esercitate dai [[prefetto|prefetti]] sugli elettori, il risultato degli scrutini confermò la vittoria dell'opposizione.
 
IlI "221" (tra i quali diciannove solamente non vennero rieletti) diventarono 274, gli ''ultras'' 145. La sconfitta per Polignac fu cocente, ma ancora di più per Carlo X, che aveva sciolto la Camera precedente. Il conflitto istituzionale apparve in tutta la sua forza: o la Camera imponeva il proprio punto di vista al re, ottenendo le dimissioni di Polignac e la nomina di un governo liberale, portando di fatto ad una monarchia parlamentare, o il re doveva tentare la prova di forza, manifestando chiaramente la propria opposizione alla scelta fatta dagli elettori. Carlo X scelse la seconda strada: tramite ordinanza aggiornò la sessione parlamentare al 1º settembre, il che significava altri due mesi di inattività per il Parlamento, dopo i quattro precedenti. Era deciso a tentare il tutto per tutto: «Preferisco andare a cavallo che in carretta», avrebbe dichiarato<ref>Probabilmente alludendo alla carretta che portava i condannati alla [[ghigliottina]] durante la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione del 1789]]</ref>.
 
=== Le ordinanze di Saint-Cloud ===