Yūsuf ibn Tāshfīn: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
9af9af (discussione | contributi)
9af9af (discussione | contributi)
Riga 25:
Su richiesta degli Emiri di [[Siviglia]], [[Badajoz]], [[Granada]] e [[Cordova]], pur senza alcun accordo formale, e senza il consenso del cugino Abu Bakr, salpò dal [[Maghreb]] e, attraversato lo [[stretto di Gibilterra]], occupò [[Algeciras]], avanzò sino a [[Siviglia]] e unitosi alle truppe dei succitati emirati a cui si erano aggiunte le truppe dell'emiro di [[Almeria]], nell'ottobre del 1086, sconfisse [[Alfonso VI di León|Alfonso VI di Castiglia]] nella [[Battaglia di al-Zallaqa]], nei pressi di [[Badajoz]], obbligando i cristiani a ritirarsi dalla regione di [[Valencia]] e di togliere l'assedio a [[Saragozza]].
 
L'avanzata Almoravidealmoravide fu fermata (anzi i cristiani ripresero coraggio) dall'improvviso ritorno in [[Marocco]] di Yūsuf ibn Tāshfīn, a causa della morte del suo figlio maggiore. Poco dopo morì anche il cugino Abu Bakr Ibn Umar, che nel frattempo gli aveva perdonato l'affronto, per cui divenne il sultano dell'impero almoravide, parte del [[Maghreb]] (tutto il [[Marocco]] e l'[[Algeria]] occidentale, con [[Marrakech]] come capitale dell'impero).
 
Nel [[1090]] ritornò in Spagna e pose sotto assedio il castello di Aledo, che non riusci a conquistare, ma venne raso al suolo ed abbandonato da Alfonso VI, che ormai lo considerava indifendibile.
Riga 40:
Morì nel [[1106]] e gli subentrò alla testa dell'impero almoravide, sia in [[Marocco]] sia in [[al-Andalus]], il figlio [[Ali ibn Yusuf]].
 
L'esercito Almoravidealmoravide formato da era formato dalla confederazione berbera [[Sanhaja]], che consisteva in una gerarchia di berberi Lamtuna, Musaffa e Djudalla, che rappresentavano i vertici militari. Cristiani andalusi e neri africani, facevano parte del "Diwan al-Gund", la guardia del corpo personale di Yusuf ibn Tashfin.
 
Durante il regno di Yusuf ibn Tāshfīn in [[Marocco]] e in [[Spagna]] fiorirono i commerci, l'agricoltura, la filosofia e la scienza.