Teatro in Italia: differenze tra le versioni

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Rimase comunque anche in questo secolo l'eredità, ormai pluricentenaria, della [[Commedia dell'arte]] nel teatro dialettale che continuò a mettere in scena le maschere. Il teatro dialettale scavalcò tranquillamente il '700 e continuò nella messinscena delle sue commedie. Fra i più importanti autori di questo genere popolare ci furono [[Luigi Del Buono]], che a [[Firenze]], continuò anche nell'Ottocento a mettere in scena il personaggio di [[Stenterello]]. Altro autore Ottocentesco di teatro dialettale fu il [[Pulcinella]] [[Antonio Petito]]. Semianalfabeta Petito era colui che aveva preso in mano il monopolio del teatro napoletano. I suoi canovacci erano stati modernizzati e Pulcinella era diventato anche un simbolo politico. Avversario dell'[[Assolutismo monarchico|Assolutismo]] di fine '700, il pulcinella dell'800 si presentò fino alla metà del secolo filoborbonico.
D'altronde il personaggio napoletano aveva avuto il suo massimo splendore proprio sotto il regno dei [[Borbone di Napoli|Borboni]]. In un'[[Italia]] ''piemontese'', il ruolo centrale di [[Napoli]] finì e la sua maschera rimase in ombra, ormai limitata a pochi teatri pulcinelleschi come il ''Teatro San Carlino''.
 
===Il XX secolo===