Furia (film 1936): differenze tra le versioni

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Il film ebbe molta popolarità e ebbe profitti per s $248,000. <ref>Scott Eyman, ''Lion of Hollywood: The Life and Legend of Louis B. Mayer'', Robson, 2005, p. 219.</ref>
==Critica==
Il film fu recensito il 3 luglio 1936, dallo scrittore [[Graham Greene (scrittore)|Graham Greene]], che allora lavorava come critico cinematografico per il giornale ''The Spectator''. Ecco cosa scrive:
{{q|... l'unico film che conosco per cui ho voluto usare l'epiteto di 'grande'.[...] Il potere che ha Lang di catturare vividamente il dettaglio veritiero rende il linciaggio di un orrore quasi insopportabile. Sto cercando di non esagerare, ma il cervello trasalisce ad ogni colpo di frusta di queste immagini come al ''grind-grind'' di un trapano elettrico che perfora la strada: la risata orribile e la gonfia presunzione dei buoni cittadini, il giovane che afferra una sbarra gridando 'Facciamo qualcosa di divertente', il reggimento di uomini e donne, ripresi dalla telecamera di fronte, che marciano a braccetto lungo la strada e ridono eccitati come reclute il primo giorno di guerra, il ragazzo che, fuori dell’ufficio dello sceriffo, lo canzona apostrofandolo "Sono Popeye, Braccio di Ferro", il lancio della prima pietra, l'edificio in fiamme, l'uomo innocente che sta soffocando dietro le sbarre e la donna che alza il bambino per fargli vedere il fuoco. Qualsiasi altro film di quest'anno rischia di essere sminuito dalla straordinaria opera di Lang: nessun altro regista controlla così completamente il suo mezzo né è così costantemente attento al contrappunto di suoni e immagini.|Graham Greene, ''The Spectator'', 3 luglio 1936.}}