Ab Urbe condita: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{Cronologia}}
L'espressione '''''Ab Urbe còndita''''' ('''AUC''' oppure '''a. U. c.'''; letteralmente, "dalla fondazione di Roma") fa riferimento a un [[Cronologia|sistema di calcolo degli anni]] che prese piede tra i [[Roma antica|Romani]] (in ambienti dotti ma non nell'uso popolare) a partire dalla fine del [[Repubblica romana|periodo repubblicano]]: gli anni venivano computati a partire dal [[753 a.C.]], la presunta data che l'erudito [[Marco Terenzio Varrone]] aveva stabilito ai tempi di [[Giulio Cesare]] per la fondazione di [[Roma]], l'Urbe, "la città" per eccellenza. La cosiddetta "data varroniana" era stata ricavata fissando al [[509 a.C.]] il primo anno della [[Repubblica romana|Repubblica]] e attribuendo 35 anni di regno a ciascuno dei [[sette re di Roma]]<ref>Giovanni Geraci e Arnaldo Marcone, ''Storia romana'', ed. Le Monnier Università, Firenze, 2004, p. 1. ISBN 88-00-86082-6, p. 1.</ref>. Precedentemente, il metodo in uso tra i Romani per ordinare gli eventi della storia era quello adottato agli inizi dell'età repubblicana: si indicavano gli anni a partire dai nomi dei due [[Console (storia romana)|consoli]] in carica (detti perciò [[Eponimo|eponimi]]).
 
== I calendari romani ==
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== Calcoli alternativi ==
Secondo [[Velleio Patercolo]] (VIII, 5) Roma fu fondata 437/438 anni dopo la caduta di [[Troia (Asia Minore)|Troia]] (11 giugno [[1182 a.C.]], ma qualcuno sostiene che la conquista greca avvenne due anni prima, nel [[1184 a.C.]]), e avvenne subito prima di un'[[eclissi]] di sole,{{citazione necessaria}} mentre Marcio Porcio Catone colloca la fondazione di Roma 432 anni dopo la distruzione di Troia.<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], libro I 74., 2.</ref>
 
D'altra parte, secondo [[Lucio Taruzio]] di [[Firmum]], [[Romolo e Remo]] furono concepiti il ventitreesimo giorno del mese egizio di Choiac, al momento di un'eclissi totale di sole.{{citazione necessaria}} Romolo e Remo, sempre secondo questa tradizione, nacquero il ventunesimo giorno del mese egizio di Toth. Il primo giorno di Toth, in quell'anno, cadeva il 2 marzo. Questo starebbe a significare che la gravidanza di [[Rea Silvia]] è durata 281 giorni. Roma sarebbe stata fondata nel nono giorno del mese di Pharmuthi, ovvero il 21 aprile.{{citazione necessaria}}
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I Romani{{citazione necessaria}} aggiungono che al momento della fondazione di Roma un'eclissi di sole fu osservata dal poeta [[Antimaco di Teo]], il trentesimo giorno del mese lunare.
 
[[Dionigi di Alicarnasso]] fissa la fondazione di Roma, nel secondo anno di regno di [[Numitore]], 432 anni dopo la presa di Troia, nell'anno della settima [[Giochi olimpici antichi|Olimpiade]], in cui Diocle di Messene vinse la [[Stadion (gara di corsa)|gara di corsa]], quindi nel 750 a.C., prendendo a riferimento il 776 a.C., anno in cui è tradizionale fissata la prima [[Olimpiade]]. <ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], libro I 71, 5.</ref>
 
Secondo la tradizione, Romolo scomparve quando aveva cinquantaquattro anni, alle [[None (giorno)|None]] di [[Luglio|Quintile]] (luglio), in un giorno in cui il sole era oscurato (ma altri parlano di tempesta). [[Plutarco]] pone l'avvenimento nel trentasettesimo anno dalla fondazione, nel giorno che per noi è il 5 luglio che allora era chiamato Quintile, alle [[None Caprotine]].
 
Anche [[Tito Livio]]<ref>''[[Ab Urbe condita libri|Ab Urbe condita]]'', libro I, 21.</ref> afferma che Romolo regnò per 37 anni dopodiché fu trucidato dal [[Senato romano|Senato]] o disparve nel trentottesimo anno di regno. La maggior parte delle tradizioni sono state registrate da Plutarco<ref>''Vite parallele'' di Romolo, Numa Pompilio e Camillo.</ref>, [[Floro]]<ref>Libro''Bellorum Iomnium annorum DCC'', libro I, 1.</ref>, [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]]<ref>''De Republica'', VI, 22; ''Il sogno di Scipione''.</ref>, [[Dione Cassio|Cassio Dione]] e Dionigi di Alicarnasso<ref>L.2.</ref>.
[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', libro II.</ref>.
 
Sulla base di queste fonti storico-letterarie, e sull'effettivo verificarsi di eclissi solari,{{citazione necessaria}} come quelle osservate a Roma nel [[763 a.C.]], [[745 a.C.]] e [[709 a.C.]], storici moderni hanno prodotto degli studi,{{citazione necessaria}} tesi a validare le date tramandate dalla tradizione.