Chiara Palazzolo: differenze tra le versioni

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Nel 1987 vince il Premio Teramo nella sezione esordienti con il racconto inedito ''Damasco e dintorni''. Esordisce nel [[2000]] con il romanzo ''La casa della festa'' ([[Marsilio Editori]]), per il quale riceve il premio Orient Express. Nel [[2003]] pubblica ''I bambini sono tornati'' ([[Edizioni Piemme]]), che viene tradotto in Germania e con cui partecipa al [[Premio Strega]]. Nello stesso anno prende parte al calendario ''Le fate sapienti'' promosso dall'ALI.
 
{{citazione necessaria|Già molto lodata dalla critica, conquista il grande pubblico con tre romanzi gotici dove innesta nel genere fantastico la sperimentazione linguistica che la caratterizza}}. Nasce così la ''trilogia di Mirta/Luna'', che comprende ''Non mi uccidere'', ''Strappami il cuore'' e ''Ti porterò nel sangue'' ([[Edizioni Piemme]])e vede protagonista una diciannovenne umbra, Mirta, che ritorna dalla tomba come [[Non-morto|sopramorta]]. I diritti cinematografici sono stati acquistati dalla R&C Produzioni. ''Non mi uccidere'' è stato tradotto in spagnolo.
 
Dopo la partecipazione a due antologie di horror-fantasy (''Incubi'', uscito presso [[Dalai]], e ''I confini della realtà'', pubblicato da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]), la rivisitazione del fantastico prosegue nel 2011 con ''[[Nel bosco di Aus]]'' (Edizioni Piemme), dove Palazzolo affronta una delle grandi icone del genere, quella della strega, con cui la protagonista Carla dovrà progressivamente cimentarsi. Il romanzo è stato candidato a "Libro dell'anno" della trasmissione radiofonica ''Fahrenheit'' e finalista al premio delle lettrici della rivista ''Elle''.