Doge della Repubblica di Genova: differenze tra le versioni

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Tra i dogi con carica biennale vi furono nel corso dei tre secoli ([[XVI secolo|XVI]]-[[XVII secolo|XVII]]-[[XVIII secolo|XVIII]]) casi di ricandidature, ad esempio quella dei già dogi [[Pietro Durazzo (1632-1699)|Pietro Durazzo]] (biennio [[1685]]-[[1687]] e al secondo posto in altre due elezioni del [[1693]] e del [[1697]]) o [[Cesare De Franchi]] (doge nel [[1721]]-[[1723]] e in lizza nelle elezioni del [[1734]]), una possibilità quella del doppio mandato non preclusa o vietata dalla riforma istituzionale del [[1576]], ma di fatto non attuata per dar un giusto e più "aristocratico cambio" nelle varie guide dogali tra le principali famiglie della nobiltà genovese. L'unico caso storico fu il doppio mandato di [[Giacomo Maria Brignole]] nel [[1779]]-[[1781]] e ancora nel [[1795]]-[[1797]]; tra l'altro, fu pure l'ultimo doge a guidare la Repubblica di Genova per la caduta di essa dopo gli [[Campagna d'Italia (1796-1797)|avvenimenti napoleonici di fine secolo]].
 
Durante il dogato di [[Giovanni Francesco I Brignole Sale]] ([[1635]]-[[1637]]) fu raggiunto un'importante compromesso sui titoli dogali e sull'istituzione del doge stesso che veniva ora riconosciuto in ambito internazionale con la medesima dignità regale di altri sovrani e, quindi, con un rango maggiore di un "semplice" duca del [[Sacro Romano Impero]]. Con tali motivazioni la colonia genovese di [[Corsica]] venne riconosciuta come un "regno" della Repubblica di Genova, guidata ora esclusivamente da un "doge e re di Corsica". Tale appellativo, assunto proprio a partire dal dogato del Brignole Sale e per tutti i dogi successori, esclusivamente per il biennale mandato dogale, rimase fino al [[1736]] (per la proclamazione dell'indipendente [[Regno di Corsica]]) e cessò defnitivamentedefinitivamente nel [[1746]] con il passaggio dell'ex colonia corsa tra i territori francesi.
 
Anche a partire dal 1797 la [[Repubblica Ligure]], di fatto "stato fantoccio" del [[Primo Impero francese]] a cui fu annessa nel [[1805]], scelse la figura del doge quale massima carica dello stato: l'unico a ricoprire tale incarico istituzionale fu [[Girolamo Luigi Durazzo]] (figlio del doge di Genova [[Marcello Durazzo (doge)|Marcello Durazzo]]).