Gian Paolo Osio: differenze tra le versioni

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Ebbe una relazione con Suor [[Virginia Maria de Leyva]], meglio nota come la [[Monaca di Monza]]. Per coprire il fallo, Osio si macchiò di diversi delitti e misfatti, prima di essere condannato a morte in contumacia e ucciso a tradimento da alcuni suoi amici.
 
Le vittime dell'Osio furono Giuseppe Molteno (contabile della de Leyva), la conversa Caterina Cassini da [[Meda (Italia)|Meda]], Suor Ottavia Ricci, Suor Benedetta Homati e il farmacista Rainerio Roncino (ucciso con una “archibuggiata” da Camillo detto il Rosso, sicario dell'Osio).
 
Nel [[1607]], l'Osio venne condannato a morte in contumacia e ricercato, si rifugiò a [[Milano]] presso i nobili [[Taverna]] suoi amici, ma essi lo tradirono e lo uccisero a bastonate e a pugnalate nei sotterranei del loro palazzo in corso Monforte, più che per incassare la taglia, che era stata offerta per la sua cattura, per opportunità politica. La sua testa mozzata fu poi gettata ai piedi del governatore spagnolo Fuentes.