Palazzo della Penna: differenze tra le versioni

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{{S|Perugia|palazzi d'Italia}}
{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo della Penna
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Il '''Palazzo della Penna''' è situato in via Podiani 11 a [[Perugia]] ed è sede del Museo civico di Palazzo della Penna-Centro di Cultura Contemporanea, della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, dell'Assessorato alla Cultura e di alcuni altri Uffici comunali (Sport e Aree Verdi).
==Storia==
Costruito in più fasi tra il XVI e il XIX secolo, venne edificato sui resti di un anfiteatro romano (visibili in parte). Già appartenuto alla famiglia dei [[Vibi]], "l'antico Palazzo Vibj poi dei sigg. Arcipreti della Penna" fu definito nel 1822 da Serafino Siepi "assai vasto e magnifico palazzo" <ref name="Siepi 1822, II, p. 475">Siepi 1822, II, p. 475.</ref> e si segnalava agli occhi dei contemporanei per ospitare al suo interno una ricca biblioteca e una prestigiosa quadreria.
 
[[File:IMG 0927 - Palazzo Penna - Bertel Thorvaldsen (1770-1844)- Pastorello - 1823.jpg|thumb|left|Una delle sale interne]]
Dall<nowiki>'</nowiki>''Inventario dei beni appartenuti al Barone [[Fabrizio della Penna]]'', stilato nel 1838 dal notaio Giacomo Antonini sulla base di accurate perizie, risulta che la biblioteca constava di 1994 opere, di cui si offriva una dettagliata descrizione bibliografica comprensiva del valore complessivo della collezione <ref>Belloni 1999, p. 69, nota 19.</ref>.
 
Massimo fu l'apprezzamento mostrato da Siepi anche in merito alla quadreria, definita "preziosa collezione di pitture pregevolissime e la più copiosa di quante altre ne esistono in Perugia" <ref name="Siepi 1822, II, p. 475"/>. Il nucleo iniziale della raccolta prese avvio alla metà del Seicento per iniziativa di Ascanio della Penna (1607-1664), il cui raffinato gusto collezionistico fu favorito dallo studio delle belle arti, coltivate una volta entrato al servizio dei [[Granduchi di Toscana]] in qualità di paggio, e dalla frequentazione con il pittore napoletano [[Salvatore Rosa]], del quale possedeva diversi dipinti.
 
Al barone Fabrizio della Penna Crispolti (1779-1838) si deve in particolare l'acquisto nel 1821 dai padri serviti di Santa Maria Nuova di Perugia della Madonna col Bambino tra i Santi Girolamo e Francesco, "opera eccellente di Pietro Perugino stimata 5000 scudi regi". Responsabile della dispersione della quadreria fu invece Fabrizio Ricci della Penna (-1901), la cui cattiva amministrazione del patrimonio di famiglia produsse come effetto la vendita forzosa, imposta nel 1899 dal Tribunale di Perugia, dei suoi beni <ref>Belloni 1999, pp. 61-68, 74.</ref>.