Grotta di San Giovanni: differenze tra le versioni

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==Caratteristiche==
Usciti dall'abitato, la strada asfaltata si inoltra ai piedi delle montagna conduce all’ingresso sud. Tale ingresso si presenta agli occhi del visitatore all'improvviso, in tutta la sua imponenza.
 
La grotta è sovrastata ad est dal monte Acqua (540  m) e ad ovest da punta San Michele (908  m).
 
La grotta è un bell'esempio di fenomeno [[Carsismo|carsico]]. Il fenomeno carsicò che la generò è dovuto allo scorrere di un fiume sottorraneo che ne provocò il cedimento di una massa calcarea rocciosa. [[File:Massiccio Perd'e Cerbu.jpg|thumb|upright=1.4|Massico ''Perd'e Cerbu'' in prossimità della grotta]]
Il ramo principale (livello stradale) lungo 850 metri, sbuca con un altro monumentale ingresso nella valle di Oridda. Il ramo principale, interamente attraversato dal rio che raccoglie le acque delle vallate a monte, è caratterizzato da ampie sale, da grandi concrezioni a vaschetta , la più grande di queste concrezioni si trova in prossimaità dell'uscita nord e da stalattiti e da stalagmiti.
Oltre al ramo principale la grotta si sviluppa su altri due livelli, (accessibili solo agli esperti), rendendo la grotta lunga 2000 metri :
*il ramo superiore o fossile detto "Ramo Bobore";
*il ramo attivo detto "Su stampu de Pireddu". Il ramo attivo è il più interessante, in quanto costituito da una serie di gallerie e cunicoli per uno sviluppo totale di 2  km, e con la presenza di laghi sotterranei e sifoni. Ancora oggi questo ramo è oggetto di studio.
 
==Testimonianze storiche==
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'''Ingresso Sud'''
*Si raggiunge uscendo dal paese di [[Domusnovas]] in direzione nord e percorrendo la strada provinciale che costeggia il rio S.Giovanni.
Superata l'ex cartiera, storico sito industriale (veniva citato dal generale La Marmora nel suo libro Viaggio in Sardegna nel 1860), si possono vedere sulla sinistra le rovine di un vecchio mulino, recentemente entrato nel patrimonio comunale, che sarà destinato al servizio di accoglienza turistica.
La strada continua arrivando all'ingresso sud dove è presente un parcheggio ed un'area di ristoro. Da qui dopo la visita alla grotta, è possibile proseguire attraversando il ponte sul rio San Giovanni, verso la chiesa campestre di San Giovanni, in una bella vallata ricoperta di ulivi secolari. Proseguendo ancora, verso sud, in direzione Domusnovas, percorrendo il lato opposto rispetto all'andata del rio S.Giovanni, si raggiunge un'altra zona di interesse turistico, il nuraghe Sa Dom’e S’Orcu.
 
 
'''Ingresso Nord'''
*L'imboccatura Nord è invece raggiungibile, con un itinerario alternativo, percorrendo la nuova strada provinciale di circonvallazione. Usciti dalla SS.130 in corrispondenza del bivio per Domusnovas/Musei, al km 43, si prende la direzione Marganai. In questo si raggiunge direttamente la vallata di ''Is'Orias''. Da qui seguendo le indicazione verso sinistra e percorrendo una strada immersa in un bosco di lecci si raggiunge l'ingresso nord.
 
Questo percorso è indicato per coloro che successivamente vogliono raggiungere a piedi, in quanto la strada è interdetta al traffico con una sbarra che apre dalle 9.00 alle 16.00, il Giardino Montano Linasia, il villaggio di ''San Benedetto'' (frazione di [[Iglesias (Italia)|Iglesias]]); oppure visitare i numerosi siti minerari abbandonati (Barrasciutta, Sa Duchessa, Arenas, Perda Niedda) ma '''mi raccomando''': MAI addentrarsi nelle gallerie delle miniere; o ancora passeggiare tra i sentieri dell'immensa foresta di lecci.
 
[[File:Quadro Battesimo Domusnovas.jpg|thumb|Il Quadro raffigurante il Battesimo]]
==Sport==
Sia l'ingresso Nord che quello Sud, insieme alle numerose falesie presenti nelle Valle di Oridda, sono utilizzate tutto l'anno come palestre per gli sport di arrampicata.
Il 20 ottobre 2009 il noto climber della [[repubblica Ceca]] Adam Ondra ha scalato nella grotta la via Super Marina gradandola tra le più difficili vie d'arrampicata da lui percorse 9a+/9b, quindi tra gli itinerari più duri al mondo.
 
==Curiosità==