Motore sincrono: differenze tra le versioni

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==Utilizzi==
A causa della limitata praticità del motore sincrono, il suo uso con alimentazione diretta dalla rete è limitato a campi di applicazione ove sia richiesta una velocità di rotazione particolarmente precisa e stabile, per esempio nell'industria della carta, dove il perfetto sincronismo di diversi motori consente di evitare la rottura dei fogli. È invece molto usato per azionare carichi a velocità variabile ove alimentato da convertitore statico ([[inverter]]).
Fino al 1976 locomotive elettriche azionate da motori sincroni circolavano sulle linee ferroviarie liguri-piemontesi. Due linee aeree di contatto e le rotaie costituivano le tre fasi. La frequenza era di 50/3 Hertz. Il tipo di motore rendeva complesso l'avviamento che veniva effettuato inserendo un reostato a liquido in serie ai conduttori dell'indotto. La marcia a regime avveniva a velocità obbligate (37.5, 50, 75 o 100 Km/h).
Esistono anche piccoli motori sincroni ad avvio automatico ed alimentazione monofase utilizzati in meccanismi temporizzatori quali i timer delle [[lavatrice|lavatrici]] domestiche e un tempo in alcuni [[orologio|orologi]], sfruttando la buona [[precisione]] della frequenza della rete elettrica.