Osip Ėmil'evič Mandel'štam: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 26:
Nel 1911 aderì alla "Gilda dei poeti", fondata da [[Nikolaj Stepanovič Gumilëv|Nikolaj Gumilëv]] e da [[Sergej Mitrofanovič Gorodeckij|Sergej Gorodeckij]]. Intorno a questo gruppo si sviluppò il movimento letterario dell'[[Acmeismo]] nato come reazione al [[simbolismo]]: Mandel'štam fu, nel [[1913]] tra gli autori del manifesto della corrente, pubblicato solo nel [[1919]]. Nello stesso anno pubblicò la sua prima raccolta di poesie, ''La pietra''.
 
Riformato dal servizio militare, allo scoppio della guerra viaggia per la Russia, soprattutto in [[Crimea]]; a [[Kiev]] nel [[1919]] incontra [[Nadežda Mandel'štam|Nadežda]] giovane pittrice colta, che sarà la sua compagna della vita. Nel [[1922]] si trasferì a [[Mosca (Russia)|Mosca]] con la moglie , sposata l'anno precedente, mentre a [[Berlino]] veniva pubblicata la sua seconda raccolta, ''Tristia''. In seguito, e per diversi anni, trascurò la poesia per dedicarsi principalmente a [[saggistica]], critica letteraria, memorie (''Il rumore del tempo'' e ''Fedosia'', entrambe del [[1925]]), e brevi testi in prosa (''Il francobollo egiziano'', [[1928]]). Per sostenersi, eseguì numerose traduzioni e collaborò con un giornale.
 
Accusato di plagio nel [[1929]] per un errore del suo editore si difende con energia in una serie di scritti e per evitare ulteriori polemiche compie dei viaggi in [[Georgia]] e in [[Armenia]] di cui scriverà nel [[1930]] con il ''Viaggio in Armenia'', opera duramente criticata dalla ''[[Pravda]]''.