Sottospazio invariante: differenze tra le versioni
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:<math>\left. T \right| _W : W \rightarrow W</math>
Lo spazio <math>V</math> e il sottospazio <math> {0}</math> sono banalmente sottospazi invarianti per qualunque operatore lineare in <math>V</math>. Per alcuni operatori lineari non esiste un sottospazio invariante non banale.
Gli eventuali [[Autospazio|autospazi]] di un operatore sono, per definizione, sottospazi invarianti. L'esistenza di autovalori per l'operatore dunque garantisce l'esistenza di sottospazi invarianti non banali. Tornando all'esempio precedente, infatti, non esistono autovalori in una rotazione nello spazio <math>\R^2</math> , come si nota esaminando il [[polinomio caratteristico]] associato all'applicazione.
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==Rappresentazione matriciale==
Sia <math>W</math> un sottospazio invariante per <math>T: V \to V</math>
:<math> T = \begin{bmatrix} T_{11} & T_{12} \\ 0 & T_{22} \end{bmatrix} </math>
Riga 22:
:<math>V = W \oplus W' \qquad T = \begin{bmatrix} T_{11} & T_{12} \\ T_{21} & T_{22} \end{bmatrix} : \begin{matrix}W \\ \oplus \\ W' \end{matrix} \rightarrow \begin{matrix}W \\ \oplus \\ W' \end{matrix}
</math>
con ''T''<sub>21</sub>: ''W'' → ''W' '' che è nullo.
==Reticolo dei sottospazi==
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