Inclusione (letteratura): differenze tra le versioni
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== Inclusioni nella Bibbia ==
Nella [[Bibbia]] e nella letteratura rabbinica l'utilizzo di inclusioni e di strutture concentriche è molto diffuso sia a livello di microstruttura del testo (
<ref>Si veda, per esempio: [http://www.onthewing.org/user/BS_Chiasmus%20-%20McCoy.pdf Brad McCoy, ''Chiasmus: An Important Structural Device Commonly Found in Biblical Literature'']</ref>. Da alcuni decenni l'individuazione delle inclusioni e delle strutture concentriche è diventata uno strumento indispensabile per l'esegesi biblica, capace fra l'altro di rendere conto di evidenti duplicazioni che in passato erano spiegate con l'[[ipotesi documentale|ipotesi documentaria]]. Per esempio il racconto del [[Diluvio]] nella [[Genesi]] (da 6,10 a 9,19) è articolato in una struttura concentrica a 15 livelli il cui centro è il versetto 8,1<ref>[http://www.scotthahn.com/download/attachment/3402 Gordon J. Wenham, ''The Coherence of the Flood Narrative'', ''Vetus Testamentum'', Vol. XXVIII, Fasc. 3]</ref>.
Anche nel Nuovo Testamento l'inclusione è utilizzata ampiamente e molti libri sembrano avere una struttura concentrica.
Anche nel nuovo testamento l'inclusione è utilizzata ampiamente. Tutti e quattro i vangeli sono delimitati da un'inclusione. Per Marco si ha la cosiddetta "inclusione petrina" (Mc 1,16 – 16,7)<ref>“Simon Peter is as a disciple named first and last in the Gospel to show that it is based on his tradition and therefore his authority”, Martin Hengel, ''The Four Gospels and the One Gospel of Jesus Christ'', 2000, p.82</ref>. Per Matteo il tema dell'inclusione è la presenza di Dio-Emmanuele in mezzo al suo popolo (Mt 1,23 – 28.20). Luca, invece, si apre e si chiude sul tema di Gesù sommo sacerdote, che completa il sacrificio dell'Antico Testamento lasciato interrotto dall'ammutolimento di Zaccaria (Lc 1, 21-23 – 24, 50-53). In Giovanni, infine, troviamo l'inclusione del discepolo amato (Gv 1,37 – 21,20).▼
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== Note ==
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