Peplum: differenze tra le versioni
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== Definizione ==
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Molti film basati sulla storia e sulla [[mitologia]] [[mitologia greca|greco]]-[[mitologia romana|romana]], o sulle culture circostanti della stessa epoca ([[Antico Egitto|egizi]], [[Assiria|assiri]], [[Civiltà etrusca|etruschi]], [[
Le trame incrociate e sincretiche, che legano improbabili compresenze di miti ed eroi, il [[dialogo]] fuori sincrono, la recitazione legnosa dei forzuti personaggi, uniti ai primitivi [[effetti speciali]] che ritraggono [[mostro|mostri]], [[divinità]] e [[creatura leggendaria|creature leggendarie]] sono le principali caratteristiche di questo genere che contribuivano a conferire ai film un certo fascino, peraltro eccessivo.
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=== Cinema sonoro ===
==== Anni cinquanta: la riscoperta ====
Tra la fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] e i [[anni 1950|cinquanta]] il genere si sviluppò soprattutto negli [[USA]].
In [[Italia]] negli [[anni 1950|anni cinquanta]] questo ''genere'' occupava in gran parte quella fetta di mercato di film d'evasione che sarebbe stata poi conquistata dallo ''[[spaghetti-western]]''.
Gli eroi mitologici, letterari o biblici, assimilati ad alcuni [[gladiatore|gladiatori]], erano i personaggi preferiti: [[Ercole]], [[Giasone (mitologia)|Giasone]] e gli [[Argonauti]], oppure il famoso [[Maciste]] nato dall'estro di [[Gabriele D'Annunzio]].
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[[File:Poster - Quo Vadis (1951) 01.jpg|thumb|right|250px|Poster del film ''[[Quo vadis? (film 1951)|Quo vadis?]]'' ([[1951]])]]
[[File:Ben hur 1959 poster.jpg|thumb|right|250px|Locandina del [[kolossal]]: ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben Hur]]'' ([[1959]])]]
La prima metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] fu il periodo di maggiore sfruttamento del genere ''peplum'' in Italia, con altre produzioni incentrate sul personaggio oramai già lanciato di Ercole. Questi film venivano girati da registi e produttori diversi, a volte anche contemporaneamente, e questo ha portato in breve tempo ad un accumulo di avvenimenti nelle pellicole che spesso si contraddicono tra di loro.
Sull'onda dei successi di Ercole venne recuperato dagli [[anni 1920|anni venti]] il personaggio di [[Maciste]], su cui si svilupperà un filone che comprende una ventina di opere spesso in totale disaccordo tra di loro. Un altro nuovo personaggio di nome ''[[Ursus (
Oltre ai film sui forzuti venivano realizzati parallelamente altre pellicole riguardanti storie di amori e di battaglie tra il reale e il mitologico; anche alcune di queste produzioni raggiunsero un buon livello qualitativo (''[[Arrivano i titani]]'' di [[Duccio Tessari]] o ''[[Le sette folgori di Assur]]'' di [[Silvio Amadio]], entrambi del [[1962]]), ma il continuo peggioramento della qualità delle opere maggiormente in voga (quelle sui forzuti) rovinò anche i pochi tentativi di realizzare opere più ambiziose.
Tra il [[1960]] e il [[1965]] furono distribuiti non meno di una decina di film peplum ogni anno. Molti di questi avevano per protagonista [[Maciste]], [[Ercole]], [[Sansone]] o Ursus. La serrata e spietata concorrenza che gli eroi si facevano l'un l'altro limitava gli incassi elargiti da un pubblico sempre più provato e stanco di trame che tendevano a ripetersi. Ben presto gli appassionati, non potendosi permettere economicamente di andare a vedere tutti i film di ciascuno di questi guerrieri, scelsero ognuno il proprio favorito, decidendo di andare a vedere esclusivamente le avventure del loro paladino, cancellando definitivamente la possibilità di realizzare peplum alternativi a questo sottogenere: ''[[Io, Semiramide]]'' è l'ultimo tentativo di realizzare film peplum alternativi a quelli dei forzuti. Non ebbe successo di pubblico e critica a causa dello scarso budget.
==== La fine del genere ====
Le prime recessioni negli incassi diedero inizio ad un circolo vizioso, costringendo i produttori e i registi ad abbassare i budget e quindi abbassando la qualità tecnica delle opere. Ciò causò il progressivo abbandono del genere da parte degli appassionati e una conseguente ulteriore riduzione degli incassi. Per cercare di far fronte alla crisi gli autori ricorsero a discutibili scelte artistiche, facendo convivere due o più forzuti nello stesso film nella speranza di attirare i fan di entrambe le saghe, per poter moltiplicare gli incassi. Il caso limite si ebbe nel [[1964]] con la realizzazione di ''[[Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili]]'' diretto da [[Giorgio Capitani]] in cui tutti i quattro forzuti condivisero la scena di un'unica pellicola.
Nel [[1965]] vennero distribuiti altri film ma nessuno di questi riscosse il minimo successo e i produttori riuscirono a malapena a recuperare i pochissimi soldi spesi per la produzione; altri vennero prodotti, ma non trovarono mai un distributore disposto a rischiare nell'operazione. Messi con le spalle al muro, anche i produttori più fedeli al genere ''peplum'' preferirono concentrarsi sul nuovo filone che si stava diffondendo: lo ''[[spaghetti western]]''.
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{{Portale|Cinema|storia}}
[[Categoria:Generi cinematografici]]
[[Categoria:Film peplum| ]]
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