Gneo Servilio Gemino: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di [[Publio Servilio Gemino]], Gneo fu eletto console per l'anno [[217 a.C.]], secondo anno della [[seconda guerra punica]]. Ai primi di marzo iniziò le operazioni militari contro Annibale, partendo dalla città di Ariminum ([[Rimini]]).<ref>{{cita|Polibio|III, 77, 1-2|Polibio|harv=s}}.</ref> In seguito alla disastrosa sconfitta nella [[battaglia del Lago Trasimeno]], in cui perse la vita l'altro console [[Gaio Flaminio]], il comando delle operazioni militari in Italia contro Annibale venne assunto da [[Quinto Fabio Massimo]]. A Gneo venne dato il comando della flotta romana per la difesa della Sardegna e della Corsica.
 
In novembre al termine del periodo di dittatura, Gneo ottenne di nuovo il comando delle forze romane, ma senza intraprendere alcuna operazione. Fu nominato proconsole per l'anno [[216 a.C.]] ed affrontò l'esercito cartaginese in alcune scaramucce, in attesa dell'arrivo dei nuovi consoli con le nuove legioni appena approntate. Partecipò alla [[battaglia di Canne]] e vi trovò la morte.