Gens Iulia: differenze tra le versioni

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La '''''gens'' Giulia''' (''Iulia'') fu un'antichissima ''[[gens]]'' [[Roma|romana]], di cui fanno parte alcuni tra i personaggi più influenti dello Stato, vantandoe addiritturadi unacui viene dichiarata a più riprese la discendenza divina.
 
== Origini ==
 
Secondo la tradizione aveva(consolidata, originifra dal'altro, [[Troiadalla (Asiavasta Minore)|Troiarisonanza dell'opera di [[Virgilio]], vantando) la suagens Iulia discendenzadiscendeva da [[Iulo]] (o [[Ascanio]]), figlio di [[Enea]] e fondatore della città di [[Alba Longa]], suie [[Colli AlbaniRomolo]] (l'attualestesso [[Castelne Gandolfo]])faceva parte. InSe considerazionela della suatradizione remotaè antichitàaffidabile dovrebbe quindi essere ricompresacompresa tra le [[Gentes originarie|''gentes'' originarie]] di Roma ricordate dallo storico [[Tito Livio]]. [[Romolo]] stesso infatti ne faceva parte. In proposito lo stesso Tito Livio ricorda anche un [[Proculo Giulio]], nobile di Alba Longa, nonché suo grande amico e lontano parente di Romolo, che, dopo la misteriosa scomparsa di quest'ultimo, riferì all'assemblea dei romani di avereaverlo avutovisto unain visione di [[Romolo]] (dopo la sua misteriosa scomparsa)un'apparizione, in cui il reRomolo gli aveva predetto il grande destino di Roma, e spiegato la sua dipartita con la volontà deglidivina dèi,ed desiderandoespresso la volontà di venire onorato come dio con il nome di [[Quirino (divinità)|Quirino]].
 
FamigliaBenché la famiglia fosse [[Patrizio (storia romana)|patrizia]], la sua condizione nel corso dei secoli successivieconomicamente dovette seguiresubire alterne vicende, tenuto contodato che illa famiglia del suo membro più famoso, [[Gaio Giulio Cesare]], ebbe origini nobili ma modeste, e la sua famiglia aveva la propria residenza nella [[Suburra]], quartiere molto popolare dell'antica Roma. Lo stesso Cesare all'inizio della sua attività politica appartenne alla fazione dei ''[[populares]]''; cosa cheCiò non impedì ala futuro dittatoreCesare di ricordare orgogliosamente le proprie nobili origini in molte occasioni pubbliche, quasi a voler legittimare anche moralmente il potere assoluto che avrebbe poi conquistato. Comunque la ''gens'' Giulia fu certamente una delle famiglie più illustri dalla repubblica; i suoi membri infatti ricoprirono la più alta [[Magistratura (storia romana)|magistratura]], il [[Consolato (storia romana)|consolato]], per ben 29 volte, fino all'avvento di Cesare.
 
Comunque la ''gens'' Giulia fu certamente una delle famiglie più illustri dalla repubblica; i suoi membri ricoprirono la più alta [[Magistratura (storia romana)|magistratura]], il [[Consolato (storia romana)|consolato]], per ben 29 volte, fino all'avvento di Cesare.
Un Sesto Giulio Cesare, [[pretore (storia romana)|pretore]] nel [[208 a.C.]], è il primo personaggio noto della ''gens'' Giulia che porta il cognome di Cesare. Suoi omonimi furono [[Sesto Giulio Cesare (console 157 a.C.)|Sesto Giulio Cesare]], [[Console (storia romana)|console]] del [[157 a.C.]] e un pretore del [[123 a.C.]]
 
Parenti del [[Gaio Giulio Cesare (padre di Cesare)|padre di Cesare]] erano i fratelli [[Lucio Giulio Cesare (console 90 a.C.)|Lucio Giulio Cesare]] (nato nel [[135 a.C.]] circa), console nel [[90 a.C.]] e autore della ''[[lex Iulia de civitate]]'', e [[Gaio Giulio Cesare Strabone Vopisco]] (nato nel [[130 a.C.]] circa), entrambi uccisi nell'[[87 a.C.]], in occasione dei torbidi avvenuti a Romatumulti a cui seguì la prima cacciata di [[Gaio Mario]]. Figli del console del 90 a.C. furono [[Lucio Giulio Cesare (console 64 a.C.)|Lucio Giulio Cesare]] ([[110 a.C.|110]]/[[108 a.C.|108]] - [[43 a.C.]]), console nel [[64 a.C.]] e [[Giulia (madre di Marco Antonio)|Giulia]], moglie di [[Marco Antonio Cretico]] e madre del [[Secondo triumvirato|triumviro]] [[Marco Antonio]]. Il padre di Cesare ebbe probabilmente come fratello il [[Sesto Giulio Cesare (console 91 a.C.)|Sesto Giulio Cesare]] che fu console nel [[91 a.C.]] e come sorella [[Giulia (moglie di Mario)|Giulia]], moglie di [[Gaio Mario]].
 
Dopo la morte di Cesare ede con il definitivo passaggio dalla [[Repubblica romana|repubblica]] al [[Principato (storia romana)|principato]], la ''gens'' Giulia continuò a dominare la scena politica di Roma con gli imperatori [[Ottaviano Augusto]], che adottò poi [[Tiberio Claudio Nerone]] (appartenente alla [[Gens Claudia|''gens'' Claudia]], famiglia di antichissima origine [[Sabini|sabina]]) e quindi con [[Caligola]]. Dopo la soppressione di Caligola i [[pretoriani]] sostennero l'ascesa al potere dello zio [[Claudio (imperatore romano)|Tiberio Claudio Nerone]].
 
La [[dinastia Giulio-Claudia]], destinata a concludersi con [[Nerone]] (definito con riferimento alle origini troiane della ''gens'' Giulia come "l'ultimo degli Eneadi"), presenta intrecci familiari di notevole complessità (vedi l'[[albero genealogico Giulio-Claudio]]).