Al-Mu'tamid (Abbaside di Samarra): differenze tra le versioni

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'''al-Muʿtamid''' bi-Allāh, fu [[califfo]] tra l'870 e l'892. Era figlio di [[al-Mutawakkil (Abbaside)|al-Mutawakkil]] e di una schiava greca di [[Kufa]], di nome Fityān.
 
Durante il regno del suo predecessore, [[al-Muhtadi]], al-Mu'tamid fu tenuto in carcere a Samarra e fu rimesso in libertà solo dopo la deposizione di al-Muhtadi. Fu tuttavia una figura puramente simbolica, dal momento che al suo posto regnò di fatto suo fratello [[al-Muwaffaq]], in veste di [[Reggente]], ben visto dai Turchi che gestivano di fatto l'esercito califfale e conseguentemente determinavano ogni vicenda politica ed economica.
 
L'incapacità di esprimere il suo nominale potere fu dimostrata quando, nell'882-3 egli cercò di abbandonare la capitale califfale di [[Samarra]] accettando l'invito di [[Ahmad ibn Tulun]] che gli aveva promesso, una volta raggiunto [[al-Qata'i|al-Qatāʿīʾ]] (la parte costruita dai Tulunidi della futura [[Il Cairo|Cairo]]), di fargli governare da lì la ''[[Dar al-Islam|Dār al-Islām]]''.
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==Bibliografia==
* Lemma «al-Muʿtamid ʿalā 'llāh», su: ''The [[Encyclopaedia of Islam]]'' ([[Hugh Kennedy]]).
{{Portale|Biografie|Islam}}
{{Califfi abbasidi}}
 
[[Categoria:Abbasidi|Mu'tamid (al-)]]
[[Categoria:Califfi abbasidi]]