Marco Minucio Rufo: differenze tra le versioni

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=== Codittatore ===
Marco Minucio colse al volo l'opportunità di comandare le truppe quando Fabio fu richiamato a Roma per motivi religiosi<ref>{{cita|Polibio|III, 94, 9-10|Polibio|harv=s}}.</ref> e schierò le sue truppe contro qualche cartaginese uscito dal campo in cerca di cibo. Li uccise e esaltò il suo successo a Roma.<ref>{{cita|Polibio|III, 101 - 102|Polibio|harv=s}}.</ref> Il senato, che aspettava un'occasione simile, affidò la carica di [[dittatore romano|dittatore]] anche a Marco Minucio. Mai prima di allora era accaduto che ci fossero due dittatori a Roma.<ref>{{cita|Polibio|III, 103, 1-4|Polibio|harv=s}}.</ref> Quest'ultimo propose a Fabio di comandare l'esercito un giorno a testa ma Fabio decise che avendo strategie contrastanti sarebbe stato meglio dividere l'esercito.
 
[[Annibale]], conoscendo l'impazienza del nuovo dittatore preparò una trappola attirando l'esercito su una collina per poi accerchiarlo. Minucio mandò prima pochi uomini ma fu subito costretto a mandarne di più finché tutto il suo esercito fu impiegato in battaglia. Se Fabio non fosse intervenuto attaccando alle spalle il nemico, Marco Minucio Rufo sarebbe stato certamente sconfitto.<ref name="Periochae22.6"/> Riconoscendo la superiorità nel comando e nella tattica di Fabio, egli rinunciò alla sua carica.<ref>{{cita|Periochae|22.7|Periochae|harv=s}}.</ref>