Agronomia: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il quartiere di [[Buenos Aires]]|[[Agronomía]]}}
L''''agronomia''' è un ambito multidisciplinare che si occupa dell'applicazione di principi scientifici all'[[agricoltura]].
L'agronomia comprende aspetti studiati dalle discipline quali la [[biologia]], la [[chimica]], la [[fisica]], la [[geologia]], la [[pedologia]], l'[[ecologia]], l'[[economia]], la [[sociologia]], l'[[etica]], l'[[ingegneria]], la [[agronomo paesaggista|paesaggistica]], la [[progettazione]].<br/>In termini pratici è l'insieme delle tecniche e delle tecnologie che vengono impiegate per rendere più efficienti ed efficaci i risultati delle attività economiche che impiegano tali conoscenze.<br/>L'agronomia, come scienza, affronta anche lo studio delle conseguenze derivanti dall'abuso di talune tecniche colturali.
 
Volendo formulare una definizione completa ed esaustiva di agronomia essasi può esseredire: "scienza applicata che studia, adotta ed applica conoscenze, metodi e tecnologie volte ad ottimizzare la resa delle colture agendo su diversi fattori produttivi al fine di migliorare la qualità dei prodotti utilizzando tecnologie appropriate che siano compatibili con l'ambiente, economicamente valide e che non arrechino danno alla salute dei consumatori finali".
Lo studio e l'applicazione pratica di conoscenze scientifiche derivanti da diversi ambiti conferiscono quindi all'agronomia l'importanza di una tecnologia applicata.
L'applicazione delle tecniche agronomiche richiede - a livello pratico-operativo - anche la conoscenza dei principi basilari della sperimentazione e della ricerca.
 
== Le tecniche agronomiche ==
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[[File:Cropscientist.jpg|thumb|left|Un agronomo statunitense al lavoro nei campi, fine del [[XX secolo]].]]
Ma aA partire dall'Ottocento, come evidenzia Antonio Saltini<ref>Storia delle Scienze Agrarie 1989 vol III p.1</ref>, nasce un nuovo concetto delle scienze agronomiche, caratterizzato dal sottolineare i legami molteplici con le altre scienze, in particolare la chimica, la fisiologia vegetale, la biologia, che anch'esse vedono in quel periodo un fiorire rigoglioso. In un'epoca in cui la comunità scientifica occidentale appare particolarmente coesa, anche gli agronomi che hanno enucleato i principi dell'agricoltura moderna hanno operato, nella storia delle conoscenze e delle tecnologie, a fianco degli scienziati inglesi, tedeschi, francesi e italiani che hanno creato la chimica moderna, la fisica, la medicina, la genetica moderne. L'egemonia politica ed economica della civiltà occidentale, durata molti decenni, ha fatto in modo che il proprio modello agronomico ''occidentale'' si imponesse per quello che riguarda le produzioni agricole di tutto il mondo marginalizzando l'apporto delle altre culture.<ref>Antonio Saltini (prefazione di Geymonat) ''Storia delle scienze agrarie'' in 7 volumi </ref> Un modello economico alternativo è stato poi proposto da [[Amartya Sen]] e da [[Vandana Shiva]].
 
== Storia dell'agronomia ==
{{Vedi anche|Storia delle scienze agrarie}}
 
L'agronomia dell'Occidente ha origine in [[Grecia]] e a [[Roma]]. La Grecia conobbe un vasto pensiero agronomico, lepurtroppo cuile opere furono quasi tutte perdute nei roghi delle biblioteche di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] e di [[Atene]]. Hanno rilevanza per l'agronomia, peraltro, diversi testi dedicati alla [[botanica]], in particolare due opere di [[Teofrasto]], ''Storia delle piante'' (Περὶ Φυτῶν Ιστορίας) e ''Cause delle piante'' (Περὶ Φυτῶν Αἰτιῶν).
 
Roma ci ha lasciato alcune opere agronomiche capitali: l'ispanico [[Lucio Giunio Moderato Columella|Lucio Giunio Columella]] è senza dubbio il primo grande agronomo dell'Occidente.
 
Il primo trattato di agronomia è quello di [[Lucio Giunio Moderato Columella|Columella]].
Nel 1500 in Francia c'è un fiorire di edizioni, merito dello stampatore [[Charles Estienne]] e del medico e agronomo [[Jean Liébeault]].
Dal [[XVIII secolo|Settecento]] l'agronomia si è configurata come scienza sperimentale, fuori dai canoni della botanica. Nel XVIII secolo l'agricoltura, in Italia fu al centro della riflessione economica. L'interesse per l'agricoltura ebbe delle motivazioni teorico-economiche: si era compreso che per rimediare alla decadenza delle manifatture e dei commerci bisognava dar più rilevanza all'attività agricola, settore da cui partire per muovere tutta l'economia, in modo che fungesse da volano dello sviluppo.
 
Gli economisti italiani ed europei, in particolare italiani, si occuparono quindi intensamente, nel secolo XVIII, perdi quest'oggetto. Alcuni si limitarono a studiare problemi secondari o casi particolari, ma altri, avendo una visione d'insieme più larga, erano davvero convinti che lo sviluppo economico fosse guidato dall'agricoltura. Un contributo non secondario fu dato dalla diffusione delle idee dei fisiocrati francesi che, sebbene in Italia non tutte furonofossero accettate, qualead es. la libertà del commercio dei grani, riuscirono ad essere largamente percepite.
Nel Settecento, sotto la spinta dell'[[Illuminismo]], nacque in Italia l'[[Accademia dei Georgofili]].
 
L'agronomia entra nella scienza moderna nel 1840 quando [[Justus von Liebig|Justus Liebig]] con ladella propria opera, ne fa una scienza connessa alla [[chimica]] e alla [[fisiologia vegetale]].
 
== Le branche dell'agronomia ==