Diocesi di Ibora: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: formattazione dei wikilink; modifiche estetiche
FrescoBot (discussione | contributi)
Riga 23:
Ibora, identificabile con ''Iverönü'' nell'odierna [[Turchia]], è un'antica sede vescovile della [[provincia romana]] dell'[[Elenoponto]] nella [[Ponto (diocesi)|diocesi civile del Ponto]]. Faceva parte del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] ed era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Amasea]].
 
Nativo di Ibora era lo scrittore e teologo [[Origenismo|origenista]] del [[IV secolo]], [[Evagrio Pontico]]. Lequien attribuisce a questa antica diocesi sette vescovi. Il vescovo Arassio è menzionato nella vita di santa Macrina, scritta da [[Gregorio di Nissa]], il cui monastero era situato nei pressi di Ibora. Pantofilo prese parte al [[Concilio di Costantinopoli I|primo concilio di Costantinopoli]] nel [[381]]. Sant'Uranio intervenne al [[concilio di Calcedonia]] del [[451]] e sottoscrisse nel [[458]] la lettera dei vescovi dell'Elenoponto all'[[Imperatori bizantini|imperatore]] [[Leone I il Trace|Leone I]] dopo la morte di Proterio di [[Patriarcato di Alessandria|Alessandria]]. Teodoro partecipò al [[Concilio di Costantinopoli III|terzo concilio di Costantinopoli]] nel [[680]]. Fotino era presente al [[concilio]] detto ''[[Concilio in Trullo|in Trullo]]'' nel [[692]]. Paolo e Nicola presero parte rispettivamente ai [[Concilio di Costantinopoli VI|concili]] dell'[[869]] e dell'[[879]] che trattarono la questione del patriarca [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]] di [[Costantinopoli]]. La [[sigillografia]] ha restituito il nome del vescovo Fozio, vissuto nel [[X secolo]]. La diocesi è ancora attestata nel [[XII secolo]].
 
Oggi Ibora sopravvive come [[sede titolare|sede vescovile titolare]]; la sede è vacante dal 31 dicembre [[1973]].