Stazione di Ponte Brolla: differenze tra le versioni

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Al momento dell'apertura della ferrovia della Vallemaggia, nel 1907, la stazione di Ponte Brolla, dotata di tre binari, era posta sulla sponda destra della [[Maggia (fiume)|Maggia]]<ref>Markus Schweyckart, ''op. cit.'', p. 55</ref> in territorio di [[Tegna]]. Contestualmente all'apertura della ferrovia delle Centovalli, nel 1923 venne messa in servizio una stazione comune posta sulla sponda sinistra della Maggia in territorio di [[Solduno]]; essa è dotata di due binari passanti e di due binari tronchi, uno dei quali (in origine) a servizio della [[sottostazione elettrica]]<ref>Markus Schweyckart, ''op. cit.'', p. 57</ref> (dagli anni 2000 utilizzata quale sede della squadra manutenzione della ferrovia<ref>[Eva Lautenbach], ''FART: una saga che non finisce mai'', «Treterre», 2001, 37, 7</ref>). Fino al [[1987]] un binario di collegamento permetteva di immettersi dalla stazione della LPB sulla ferrovia delle Centovalli (in direzione di Camedo; e viceversa) senza dover effettuare una inversione di marcia nella stazione comune<ref>Markus Schweyckart, ''op. cit.'', p. 55</ref>.
Sul sedime della stazione LPB sorge il deposito-officina delle FART, inaugurato il [[3 ottobre]] [[2003]]; esso ha inglobato anche la trincea e la galleria della linea per Bignasco poste immediatamente a nord della stazione<ref>[Eva Lautenbach], ''La nuova officina FART a Ponte Brolla'', «Treterre», 2003, 41, 3</ref>.
 
Fino agli [[anni 90]] il colore della nuova stazione era di un giallo molto chiaro, ma negli [[anni 2000]] venne cambiato con il colore attuale.
 
== Movimento ==