Harper's Bazaar: differenze tra le versioni

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Attualmente la rivista è pubblicata in 21 paesi. Per un breve periodo in [[Italia]] fu messa in vendita una inedita versione maschile ''Harper's Bazaar Uomo''.
 
== L'illustrazione di moda ==
La rivista ebbe un ruolo importante nel campo dell'illustrazione di moda, a partire dal contratto in esclusiva che riservò all'illustratore di origine russe [[Romain_de_Tirtoff|Erté]], durato dal 1915 al 1938 ma concentrato negli anni fino al 1926, anno in cui l'artista cominciò a lavorare maggiormente nel campo delle produzioni teatrali.
 
A metà degli [[anni venti]] cominciarono a farsi sentire nel campo della moda le influenze delle correnti artistiche del [[arte modernista|modernismo]], del [[cubismo]], dell'[[espressionismo]], del [[futurismo]] e della [[astrattismo|pittura astratta]], che si manifestarono innanzitutto nella [[silhouette]] snella e slanciata scelta in quegli anni per rappresentare la figura umana (femminile in particolare) e incarnata dal fenomeno della ''flapper girl'' o della ''[[garçonne]]'', un tipo ideale di donna giovane e disinibita che faceva allora il suo ingresso nell'età del [[jazz]]. Rispetto a questo nuovo modello grafico, il lavoro di Erté risultò sorpassato e il suo posto fu preso da illustratori quali [[Eduardo Benito]], [[George Barbier]] e [[Georges Lepape]].
 
Nel 1922 William Hearst strappò a Vogue [[Adolf de Meyer]], scegliendo con ciò di dare alla fotografia maggiore risalto all'interno di Harper's Bazaar. Lo stile etereo delle sue fotografie fu poi soppiantato dal gusto del designer Alexey Brodovitch, nominato art director della rivista da [[Carmel Snow]], redattore capo dal 1932 e anch'essa strappata alla redazione di Vogue. Brodovitch fece un uso innovativo dello spazio bianco nella pagina e del bianco e nero unito a un unico secondo colore, e diede un'organizzazione di tipo cinematografico al [[layout]]. Grazie alla sua formazione parigina riuscì a coinvolgere artisti europei del calibro di [[Jean Cocteau]], [[Raoul Dufy]], [[Marc Chagall]], [[Man Ray]], [[Cassandre]], [[Salvador Dalí]] e [[Giorgio de Chirico]].
 
In seguito, illustrazione e [[fotografia di moda]] si contesero lo spazio delle riviste di moda influenzandosi reciprocamente fino agli [[anni cinquanta]], quando la fotografia assunse un ruolo di assoluta superiorità.
 
==Note==