Aderbale (re): differenze tra le versioni
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Primogenito del re [[Micipsa]], salì al potere alla sua morte, ma, forse su pressione dei [[Roma antica|Romani]], che temevano la forza di uno Stato numida unificato, dovette condividere il potere con il fratello minore [[Iempsale I|Iempsale]] e col cugino (e fratello adottivo) [[Giugurta]] (come già era stato imposto da [[Publio Cornelio Scipione Emiliano|Scipione Emiliano]] all'epoca della successione di [[Massinissa]]).
La divisione dello Stato doveva essere di tipo territoriale, ma non vi fu modo di definirla con precisione. Ben presto Iempsale, che si era stabilito provvisoriamente a Thirmida, venne ucciso, con tutta probabilità su istigazione di Giugurta, che oramai non faceva più mistero di mirare alla conquista dell'intero regno. Aderbale, sconfitto in battaglia dal più esperto cugino, dovette rifugiarsi nella [[Africa (provincia romana)|Provincia d'Africa]], da cui poi andò nella stessa Roma per fare valere i propri diritti.
Ma anche [[Giugurta]] aveva forti appoggi in Senato, sia per i meriti acquisiti durante l'[[assedio di Numanzia]], sia perché non esitava ad usare la corruzione. La decisione fu quindi quella di inviare in Numidia una commissione senatoriale, con lo scopo di ripartire il regno tra i due. Nel [[117 a.C.]], l'arbitrato di [[Lucio Opimio|L. Opimio]] stabilì che a Giugurta andasse la parte occidentale (l'antico regno dei Massesili), confinante con la [[Mauretania]], più ricca e popolosa, mentre ad Aderbale spettava la parte orientale (l'antico regno dei Massili), con [[Cirta]] come capitale, più urbanizzata e ricca di porti.
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== Voci correlate ==
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{{Re di Numidia}}
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