Chrysler Building: differenze tra le versioni
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Oltre ad ospitare gli uffici della ''Chrysler Corporation'', l'edificio fu presto occupato anche da altre attività commerciali e dagli studi del canale televisivo ''Channel 2'' che ebbe la sua sede all'ultimo dei sette piani della cuspide d'acciaio fino ai primi anni cinquanta, quando trasferì l'attività nel vicino Empire State Building.
Il grattacielo fu la sede della ''Chrysler'' e proprietà dell'omonima famiglia fino al 1953, anno in cui gli eredi di Walter P. Chrysler vendettero l'intero edificio all'imprenditore immobiliare William Zeckendorf.<ref>{{Cita news|titolo=A New Owner To Take Over An Old Classic |nome=Charles V. |cognome=Bagli |url=http://www.nytimes.com/2000/03/19/nyregion/fyi-304220.html |giornale=The New York Times |data=25 novembre 1997 |accesso=26 ottobre 2011}}</ref> Nel 1957 fu acquistato dalla ''Massachusetts Mutual Life Insurance Company'' che, dopo che l'edificio venne inserito nel [[National Historic Landmark]] nel 1976,<ref>{{cite web|url=http://pdfhost.focus.nps.gov/docs/NHLS/Text/76001237.pdf|format=PDF|title=National Register of Historic Places Inventory-Nomination: Chrysler Building|first=Carolyn|last=Pitts|month=August|year=1976|publisher=National Park Service|accessdate=3 maggio 2009|postscript=<!--None-->
Nel [[2005]] è stato definito il «più bel [[grattacielo]] di New York» da novanta dei cento membri della giuria americana composta da [[architettura|architetti]], critici, [[Ingegneria|ingegneri]], storici dell'[[arte]], avvocati e studenti.<ref>http://www.empirestate.it/New-York/40/chrysler-building-art-deco-a-new-york.html</ref><ref>http://www.nelso.it/us/place/237087/</ref> Nel medesimo anno il ''Fondo Michelangelo'' di ''[[Sorgente Group|Sorgente Group S.p.a.]]'' ha rilevato una partecipazione di maggioranza relativa nella proprietà del Chrysler Building, ceduta successivamente alcuni anni dopo. Nel [[2007]] l'edificio è stato inserito nella ''America's Favorite Architecture'' dalla [[American Institute of Architects]].<ref>{{Cita web|url=http://favoritearchitecture.org/afa150.php |titolo=FavoriteArchitecture.org |editore=FavoriteArchitecture.org |accesso=27 settembre 2010}}</ref>
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