Teti (titanide): differenze tra le versioni

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Alcuni dei pochi miti in cui si fa menzione di Teti, sono quelli relativi alla grande dea [[Era (mitologia)|Era]]. Questa divinità infatti, mentre era ancora una fanciulla ed infuriava la guerra tra i Titani e gli Olimpi, si rifugiò all'estremo del mondo, presso Oceano e Teti e venne da loro amorevolmente allevata. In seguito, come rileva anche il capitolo XIV dell'''Iliade'', Teti è presente nel mito in cui [[Era (mitologia)|Era]], per ingannare Zeus e renderlo geloso, afferma di volersene andare lontano da lui, per i suoi continui tradimenti, tornare da Oceano, "origine degli dei" e da Teti "la madre". In un'altra occasione Teti aiutò la dea Era a prendersi una rivincita sul marito Zeus, che aveva partorito Atena dalla testa; Teti fornì ad Era un'alga, che una volta inghiottita, le permise di partorire [[Efesto]] per [[partenogenesi]].
 
Indicativo del potere di Tetide è ciò che compie nel mito<ref>Pseudo-Hyginus, ''[[Fabulae]]'', 177: "For Tethys, wife of Oceanus, and foster mother of Juno [Hera], forbids its setting in the Oceanus."</ref> relativo ad Era, che le chieda di fare qualcosa, perché dispiaciuta del fatto che Zeus abbia posto [[Callisto]] ed [[Arcade]] in cielo come costellazioni (come [[Orsa Maggiore]] e [[Orsa Minore]]). Perciò, per fare un favore alla sua amata figlioccia, Tetide impedisce a queste costellazioni di riuscire tramontare (infatti sono [[costellazioni circumpolari]], cioè ruotano perennemente attorno al [[Polo Nord]], senza mai trovare riposto sotto l'orizzonte).
Bürkert vede nel nome Teti una trasformazione dell'[[accadico]] ''tiamtu'' o ''tâmtu'', "il mare", che è riconoscibile in [[Tiāmat]], la dea babilonese delle acque salate.<ref>Burkert 1992:93</ref>
 
Bürkert vede nel nome Teti una trasformazione dell'[[accadico]] ''tiamtu'' o ''tâmtu'', "il mare", che è riconoscibile in [[Tiāmat]], la dea babilonese delle acque salate.<ref>Burkert 1992:93</ref> [[Robert Graves]] invece interpreta come origine del nome il termine in [[Greco antico]] "tîtthe" ({{lang|grc|ἡ τίτθη}}) "prendersi cura" <ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0057%3Aentry%3Dti%2Ftqh τίτθη]</ref>in Classical myths as identifying deities who once were goddesses of central importance in the periods before historical documentation.<ref>Robert Graves, ''The Greek Myths'', 24.9, 164.1</ref>
Una delle poche rappresentazioni di Teti, identificata in modo sicuro grazie a un'iscrizione, è il Tardo Antico ([[IV secolo]]) mosaico dal pavimento di un edificio termale ad [[Antiochia]], ora conservato a [[Dumbarton Oaks]], [[Washington DC]].
 
Una delle poche rappresentazioni di Teti, identificata in modo sicuro grazie a un'iscrizione, è il Tardo Antico ([[IV secolo]]) mosaico dal pavimento di un edificio termale ad [[Antiochia]], ora conservato a [[Dumbarton Oaks]], [[Washington DC]].
Teti, il satellite del pianeta Saturno e l'oceano preistorico omonimo, sono stati così denominati inspirandosi a questa divinità.
Teti è stata talvolta confusa con un'altra dea marina, la [[nereide]] [[Teti (Nereo)|Teti]], moglie di [[Peleo]] e madre di [[Achille]].