Spedizione spagnola in Sardegna: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 25:
Spinto dal [[cardinale]] [[Giulio Alberoni]], [[Filippo V di Spagna]] decise di riconquistare la [[Sardegna]] e la [[Sicilia]] che erano state sotratte alla [[Spagna]] a seguito della sconfitta nella guerra di successione.
 
Il grosso della spedizione spagnola partì dal porto di [[Barcellona]] il 24 luglio mentre il 30 dello stesso mese partì il resto della flotta <ref name="LafuenteVol">Lafuente Vol.9</ref>. La flotta, commandata dal Marchese di Mari, consisteva di 9 [[vascelli]], 6 [[Fregata (nave)|fregate]], 3 [[galee]], 2 [[Brulotto|brulotti]] e 80 navi da trasporto <ref name=Fernández>Fernández Duro Vol.6</ref>; le truppe erano composte da 8.500 fanti e 500 cavalieri, comandati da Juan Francesisco de Bette.<ref name=lainez> Laínez/Canales p.220</ref>.
 
Il 22 agosto, le flotte spagnole sbarcarono in [[Sardegna]] (nei pressi di [[Quartu Sant'Elena]]) le cui difese erano comandate dal [[Vicerè di Sardegna|vicerè]] austriaco, il marchese di Rubì <ref name=Suarez>Suárez Fernández p.277</ref>. Solo le città di [[Cagliari]], [[Alghero]] e [[Castelsardo|Castellaragonese]] opposero una certa resistenza. Cagliari fu subito posta d'assedio e venne presa dagli spagnoli il 4 ottobre, dopo che i suoi difensori si spostarono a nord dell'isola <ref name=Suarez>Suárez Fernández p.277</ref>. Pochi giorni dopo, il 19 ottobre, le truppe spagnole assediarono Alghero che si arrese il 25 ottobre <ref name="Alonso Aguilera">Alonso Aguilera. ''La Conquista y el dominio español de Cerdeña 1717-1720''</ref>. Castellaragonese cadde il 30 ottobre<ref name="Alonso Aguilera"/>.
 
La veloce vittoria fu propiziata anche dall'azione psicologica svolta del marchese di San Felipe il quale girò l'isola incoraggiando i suoi abitanti che, scontenti della nuova dominazione austriaca, preferivano ritornare sotto il domininio iberico <ref name=Suarez>Suárez Fernández p.277</ref><ref name=lainez> Laínez/Canales p.220</ref>.