Utente:Bort 83/Sandbox/Celso Miglietti: differenze tra le versioni
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Versione delle 10:02, 3 ott 2014
Celso Miglietti (Germagnano, 30 luglio 1923 – Balme, Colle d'Arnas, 4 ottobre 1944) è stato un partigiano italiano, Medaglia d'Argento al valor militare alla memoria[1].
Biografia
Militare del corpo dei paracadutisti, entrò a far parte della Resistenza nel novembre del 1943, inquadrato nella 19° Brigata Garibaldi[2]. Nell'autunno del 1944 si trovava dislocato con il distaccamento Savant sulle alture che sovrastano il Pian della Mussa per evitare che i nazifascisti prendessero alle spalle le formazioni partigiane operanti in alta Val di Viù.
La mattina del 3 ottobre i nazifascisti attaccarono con mitragliatrici, cannoni e mortai la postazione del distaccamento Savant presso il Rifugio Gastaldi. Celso Miglietti, manovrando una mitragliatrice pesante, contrastò assieme al suo distaccamento l'avanzata dei nemici. Verso le 13.30 Miglietti fu colpito da una raffica e ferito gravemente.
Soccorso dai compagni in ritirata, fu trasportato nottetempo verso il Col d'Arnas, ma non potendo usufruire delle cure necessarie morì nella notte tra il 3 e il 4 Ottobre 1944 mentre i nazifascisti avevano oramai raggiunto ed incendiato il Rifugio Gastaldi.
Il suo corpo fu conservato nella neve sotto il Col d'Arnas e soltanto nel Luglio 1945 gli venne data sepoltura nel cimitero di Germagnano.[3]
Onorificenze
Riconoscimenti
- A Celso Miglietti è stata intitolata una via dal Comune di Germagnano[4].
Bibliografia
- Tino Vottero Fin, Resistenza partigiana nelle Valli di Lanzo, Centro di documentazione alpina, 1988.
- Gianni Dolino, Partigiani in Val di Lanzo, Franco Angeli, 1989.
- A.A.V.V., Seicento giorni nella resistenza, Consiglio regionale del Piemonte, 1979.
Collegamenti esterni
Note
- ^ a b Seicento giorni nella resistenza, Consiglio regionale del Piemonte, 1979.
- ^ Banca dati del Partigianato piemontese, su intranet.istoreto.it. URL consultato il 30 settembre 2014.
- ^ Tino Vottero Fin, Resistenza partigiana nelle Valli di Lanzo, Centro di documentazione alpina, 1988, pp. 215-218.
- ^ Archivio Istoreto, su metarchivi.istoreto.it. URL consultato il 30 settembre 2014.