Judith Butler: differenze tra le versioni

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Si occupa di [[filosofia politica]], [[etica]], teoria letteraria, [[femminismo]] e [[Queer Theory]]. Dal [[1993]] insegna al Dipartimento di retorica e letterature comparate all'[[Università di Berkeley]], dove dirige il programma di [[Critical Theory]]. Tiene lezioni all'European Graduate School.
 
Le sue opere più note, [[Gender Trouble]] e [[Bodies That Matter]], ridiscutono la nozione di [[genere (scienze sociali)|genere]] e sviluppano la sua teoria della [[performatività di genere]]<ref>[http://www.believermag.com/issues/200305/?read=interview_butler Interview], Believer, maggio 2003</ref> che oggi ha un ruolo di primo piano nella riflessione [[femminista]] e [[queer]]. È un'attivista del movimento per i diritti degli omosessuali e interviene pubblicamente su temi di politica contemporanea. In particolare, critica la [[politica israeliana]] e il suo effetto sul [[conflitto israelo-palestinese]], sottolineando come Israele non rappresenti tutti gli ebrei o tutta l'opinione ebraica.<ref>[http://www.derstandard.at/1347492636246/ US-Philosophin Butler: Israel vertritt mich nicht], Der Standard, 15 settembre 2012</ref>
==Biografia==