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== Cenni biografici ==
Il ''floruit'' della sua arte posto da [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]] intorno al 370 a.C. è probabilmente troppo alto se paragonato alle altre fonti in nostro possesso. Il primo periodo della sua attività si svolse ad Atene; da qui giungono sette basi di statue recanti la sua firma.<ref>{{Cita|Giuliano 1987|pp. 705-706.
Tra le altre opere indicate dalle fonti troviamo: uno ''Zeus'' per l'[[acropoli di Atene]] (Paus., I, 24.4), un ''Apollo'' eretto nei pressi del [[tempio di Apollo Patroos]] nell'[[agorà di Atene]] (Paus., I, 3.4), un gruppo con ''Zeus e Demos'' al [[Pireo]] (Paus., I, 1.3).
== Attribuzioni ==
Plinio (''Nat. hist.'', XXXIV, 79) riferisce di un Ganimede rapito da Zeus, una copia del quale era stata riconosciuta in un'opera di piccole dimensioni ai Musei Vaticani (inv. 2445). Attorno a questa identificazione, su base stilistica è stato riunito un gruppo di opere che comprende l<nowiki>'</nowiki>''[[Apollo del Belvedere]]'', una copia romana del quale è nei [[Musei Vaticani]] (inv. 1015), e l<nowiki>'</nowiki>''Artemide di Versailles'' (Louvre Ma 589), le ultime due caratterizzate da una stessa posa, con la testa girata verso la spalla rialzata e dirette in direzione opposta. All'attività ritrattistica di Leocare e al periodo tardo della sua attività è stato assegnato da parte di [[Bernard Ashmole]] il ''busto di Alessandro'' del Museo dell'acropoli di Atene; ad Ashmole si deve anche l'attribuzione a Leocare della ''Demetra di Cnido'' al [[British Museum]].<ref>{{Cita|Stewart 1977 |p. 123.
==Note==
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