Al-Mustadi': differenze tra le versioni

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[[Beniamino di Tudela]], che viaggiò nei domini Abbasidi tra il 1160 e il 1173, scrisse:
{{quote|...a due giorni da Akbara si trova [[Baghdad]], le due più gradi città del Calif Emir-al-Mumenin al Abassi, [[Comandante dei credenti|Amir al-mu'minin]] della famiglia del loro [[Maometto|profeta]], è a capo della religione [[maomettanoIslam|religione maomettana]]. Tutti i re maomettani lo riconoscono, e lui ha la stessa autorità su di loro che il papa ha sui cristiani. Il palazzo del califfo a Baghdad è di tre miglia di estensione. Esso contiene un grande parco pieno di tutti i tipi di alberi, sia utili siache ornamentali, e ogni sorta di bestiebestia, così come uno stagno di acqua portata là dal fiume [[Tigri]], e ogni volta che il califfo vuole divertirsi con lo sport e gozzovigliare, uccelli, animali e pesci vengono preparati per lui e per i suoi cortigiani, che egli invita nel suo palazzo. Questo grande abbaside è estremamente gentile verso gli ebrei, molti dei suoi ufficiali sono di quel popolo, conosce tutte le lingue, è esperto in [[Legge mosaica]] e legge e scrive la [[lingua ebraica]]. Guadagna denaro con il lavoro delle proprie mani, e quindi produce coperte, su cui imprime il proprio sigillo, e i suoi ufficiali le vendono nel mercato pubblico ... |Manuel Komroff (ed.), ''Contemporaries of Marco Polo, Consisting of the Travel records to the Eastern Parts of the World of William of Rubruck [1253-1255]; ''The Journey'' of John of Pian de Carpini [1245-1247]; ''The journal'' of Friar Odoric [1318-1330] & ''The Oriental Travels'' of Rabbi Benjamin of Tudela [1160-1173]'', New York, Liveright Publishing Corp., 1928}}
Morì nel 1180 morì e gli succedette il figlio Aḥmad ([[al-Nasir li-din Allah|al-Nāṣir li-dīn Allāh]]).