Mostro di Firenze: differenze tra le versioni

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Nel processo a Pacciani il teste Bardazzi venne ascoltato dal PM Canessa che mise in luce alcune incongruenze nella sua testimonianza; dando per scontata la sincera volontà di collaborare da parte del Sig. Bardazzi non venne però considerata credibile la sua testimonianza in quanto non coincidevano innanzitutto i tempi di spostamento della coppia dei ragazzi rispetto al tragitto casa-locale Bardazzi-luogo di lavoro di Pia Rontini e in più lo stesso Bardazzi non si dimostrò così certo al processo di riconoscere i ragazzi e la loro auto parcheggiata davanti al locale. Nel marzo del [[1994]] le croci piantate sul luogo del delitto dal padre di Pia Rontini in memoria dei due giovani assassinati sono state danneggiate da ignoti.<ref>{{Cita news|autore=Vittorio Monti|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/27/mostro_libero_Vigna__co_0_9404277429.shtml|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20120607020522/http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/27/mostro_libero_Vigna__co_0_9404277429.shtml|dataarchivio=7 giugno 2012|titolo=Il mostro è libero, Vigna lo sa|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Firenze|data=27 aprile 1994|pagina=14|accesso=1º settembre 2010}}</ref>
 
Il padre di Pia, Renzo Rontini, si è impegnato profondamente per la ricerca della verità sul caso fino alla sua morte, avvenuta per crepacuoreun attacco cardiaco alla fine degli anni novanta.
 
=== 8 settembre 1985 (domenica): L'omicidio di Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, Scopeti ===