Tarso (Turchia): differenze tra le versioni

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'''Tarso''' (in turco '''Tarsus''', in [[lingua greca|greco]] {{polytonic|Ταρσός}}) è una [[Turchia|città della attuale Turchia]], centro dell'[[distretto di Tarso|omonimo distretto]] della [[provincia di Mersin]].
 
==Geografia==
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Nel periodo da [[Pompeo]] ad [[Augusto]], secondo [[Dione Crisostomo]], la ''civitas'' romana era stata conferita a un certo numero di persone sulla base del [[status sociale|censo]] e del pagamento di cinquecento [[dracme]]. Di questo beneficio imperiale potrebbe averne usufruito la famiglia dell'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]] (Saulo), originario di Tarso, ebreo della diaspora<ref>Martin Hengel, Il Paolo precristiano, trad. it Brescia 1992, pp. 45-49</ref>
 
In Tarso ha inizio la relazione tra Marco Antonio e [[Cleopatra]]. Viene protetta da [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], in quanto ivi era nato il suo maestro, lo storico Atenodoro; questi ottiene che i suoi concittadini abbiano l'esenzione delle tasse. Tarso continua a fiorire nell'età imperiale e, al cambiare dell'imperatore, assume via via i nomi di Adriana, Antoniniana, Commodiana, Alessandrina e Severiana. A Tarso nasce [[Paolo di Tarso]], principale missionario del [[Vangelo]] di [[Gesù]] presso i greci e i romani nel [[I secolo]], e muore l'imperatore [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]]. Cicerone fu governatore della città dal 51 al 50 a.C. Tarso fu famosa anche come centro culturale. Il geografo greco [[Strabone]] (58 - 21,25 a.C.) in ''Geografia, 14, V, 13.'' sostiene che come centro culturale Tarso superava perfino [[Atene]] ed [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]].
 
Verso la metà dell'[[VIII secolo]] viene conquistata dagli [[Arabi]] e viene dotata di notevoli fortificazioni dal [[califfo]] [[Abbasidi|abbaside]] [[Harun al-Rashid]], che la fa diventare la principale base navale abbaside nel [[Mar Mediterraneo]]. Il suo figlio e successore, [[al-Ma'mun]], viene sepolto a Tarso nell'[[833]]. Riconquistata con fatica da [[Niceforo II Foca]], viene riconquistata dagli Arabi; successivamente viene occupata dai Crociati comandati da [[Tancredi d'Altavilla]] e diventa possedimento di [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino conte di Edessa]]. Dal 1080 al 1186 è la capitale del Regno Armeno di Cilicia. Successivamente cercano di tenerla i turchi [[Selgiuchidi]] e viene conquistata dall'[[Ottomani|ottomano]] [[Maometto II]] nel [[1458]]. Queste guerre lasciano ben pochi reperti dell'antica città; inoltre il suo porto viene interrato e il fiume cambia corso spostandosi a levante, diminuendo la sua importanza.
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[[File:Cleopatra's Gate, Tarsus, Mersin Province.jpg|thumb|215px|Porta di Cleopatra.]]
'''La Porta romana''' è la porta principale della città che si apre verso ovest ed è l’unico residuo delle mura antiche della città. L’altezza della porta ad arco è di 8,50 metri e la larghezza è di 5,60 metri. Negli ultimi anni ha avuto ristrutturazioni, compreso l’arco principale.
Secondo alcuni scritti del XIX secolo, si hanno varie denominazioni della porta: “Porta di mare” per la sua vicinanza al porto, ”Porta di Silifke” per la sua posizione sulla via verso [[Seleukia]] e anche “Porta San Paolo”. Le indagini, fatte in base al materiale di costruzione, mostrano che la porta fu costruita verso la fine del periodo Bizantino o durante il periodo degli [[Abbasidi]]. Inoltre, si presuppone che ci fosse un’altra porta nel punto dove c’era la Porta di Cleopatra. Di qui sarebbe avvenuta l’affascinante entrata di Cleopatra arrivata a Tarso con la sua nave dalla poppa d'oro, unica al mondo, che fece diventare Tarso un centro importante dove si svolse la storia d’amore di Cleopatra e Antonio.
[[File:Antik_yol.jpg|thumb|215px|Tratto di strada romana rinvenuta in centro a Tarso.]]
Un tratto di '''Via romana''' è stata scoperta nel 1993 con uno scavo-base per la costruzione di un palazzo, mostra il fascino della città di duemila anni fa. La Via, che si trova in mezzo alla città, formata da sassi posizionati con sistema poligonale, è larga 6,5 metri, dalla quale è stata portata fuori una parte di 60 metri. La sua forma a spina di pesce e i pozzi che si trovano ai lati mostrano la sua diversità dalle altre vie. Ad ovest della via c’è una piattaforma con colonne, mentre ad est si trova una casa romana probabilmente costruita dopo la Via. Questa casa con il cortile a mosaici del IV-V secolo d.C. indica il lungo periodo di presenza della Via.
[[File:Roman road, Mersin province.jpg|left|thumb|215px|La Via romana appena fuori Tarso.]]
[[File:Ancient road gate in Cilicia.jpg|left|thumb|215px|La porta sul colle Sağlıklı]]
 
'''La Via romana (Sağlıklı)''' è fra la vie romane più importanti che si possono osservare ancora oggi. La via è lunga 2 km e si trova sul colle Sağlıklı, a 15 km di distanza da Tarso, costruita con pietra calcarea. È ritenuta una delle vie più importanti anche perché collega la regione mediterranea alla regione dell’Anatolia dell’Est. Probabilmente fu costruita nel I secolo e usata fino alla metà del IV secolo. Nei tratti rimasti sono stati messi dei sassi di calcare e dei marciapiedi ai lati per evitare ai mezzi di andare fuoristrada. Nel punto della via dove si può vedere il mare, si trova una porta antica.