Racconto: differenze tra le versioni

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In [[Civiltà occidentale|Occidente]] la tradizione del racconto breve è molto antica, e va fatta risalire alle antiche forme orali e ai generi [[Medioevo|medievali]] come l'''[[exemplum]]'', il ''[[fabliau]]'' e il ''[[lai (poesia)|lai]]''. Ma il genere acquista la sua autonomia, in forma di "[[novella]]", a partire dalla raccolta anonima de ''Il Novellino'' (1281-1300), e si afferma soprattutto con il ''[[Decameron]]'' (1350-1353) di [[Giovanni Boccaccio]] (1313-1375), che ne fissa il canone fino al [[Rinascimento]]. Con il ''Decameron'' la novella si emancipa dai generi medievali: ne viene rivendicata la novità (come indica il nome stesso) e se ne attesta il carattere realistico. Elementi che rimarranno costanti nei continuatori del genere, come [[Geoffrey Chaucer]] (1343-1400 - ''Canterbury Tales'', 1386-1387), [[Franco Sacchetti]] (1335-1400 - ''Il Trecentonovelle'', 1399), [[Marguerite de Navarre]] (1492-1549 - ''Heptaméron'', 1540-1549), [[Matteo Bandello]] (1480-1562 - ''Novelle'', 1554), [[Miguel de Cervantes]] (1547-1616 - ''Novelas ejemplares'', 1613). Boccaccio introduce anche la forma della narrazione a cornice (i singoli racconti sono inseriti in un racconto più ampio che li contiene e li giustifica), prendendo l'esempio dalla raccolta orientale ''[[Le mille e una notte]]'', ma trasformando la cornice in un legame concreto con le vicende contemporanee ([[Peste nera|la peste del 1348]]) e in uno strumento di coesione tematica e compositiva. Editorialmente parlando, si può dire che la cornice è oggi sostituita dalla raccolta in forma di libro, che presenta in modo unitario un certo numero di racconti.
 
Dopo la stagione d'oro della novella rinascimentale la narrazione breve gode di fortuna alterna e convive con altri generi. Dopo la scarsa fortuna nel periodo [[barocco]], le narrazioni brevi, anche se non nella forma della novella canonica, tornano di moda nel [[XVIII secolo|Settecento]] (favole morali, apologhi, racconti filosofici, fiabe argute come quelle di [[Gaspare Gozzi]]) e ritrovano solo nell'[[XIX secolo|Ottocento]] un pieno sviluppo. Particolarmente significativi sono i racconti di [[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann]] (1776-1822) che preludono alla ripresa romantica della novella e alla sua rinascita otto-[[XX secolo|novecentesca]]. Autori importanti, che hanno influenzato notevolmente gli scrittori successivi di racconti brevi, sono [[Edgar Allan Poe]] (1809-1849), [[Guy de Maupassant]] (1850-1893) e [[Anton Cechov|Anton Cehov]] (1860-1904).
Tra Otto e Novecento, dopo la grande stagione del romanzo moderno (che in spagnolo e in inglese mutua il nome, proprio per il carattere realistico, dall'antica novella (''novela'', ''novel''), il racconto torna in auge soprattutto in alcuni paesi ([[Stati Uniti d'America]], [[Russia]], [[America latina]]) e si afferma quasi universalmente con le pretese di un genere nuovo, caratterizzato da alcuni elementi (brevità, essenzialità, densità, unicità) codificati dallo stesso Poe, e assumendo spesso il nome di ''short story'' o, in italiano, di ''racconto breve'' (che tende a sostituire il termine novella).