Britanni: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Conquista della Britannia|Britannia (provincia romana)|Regni clienti di Roma in Britannia}}
 
I Britanni rimasero indipendenti sino al [[43]] d.C., quando l'imperatore [[Antica Roma|romano]] [[Claudio (imperatore romano)|Claudio]] lanciò l'invasione dell'isola, affidandola ad [[Aulo Plauzio]]. Il generale sconfisse [[Carataco]], re dei [[Catuvellauni]] e guida della resistenza anti-romana, e diede così inizio al dominio latino. In seguito, nuove spedizioni furono condotte da [[Publio Ostorio Scapula]] ([[47]]-[[51]]) e da [[Svetonio Paolino]] ([[60]]-[[61]]) (che affrontò e vinse l'indomita regina degli [[Iceni]], [[Boudicca]]) e da [[Gneo Giulio Agricola]], che conquistò le terre degli Ordovici e dei Siluri in Galles e dei [[Briganti (popolo)|Briganti]] nel nord dell' Inghilterra e infine sconfisse le tribù dell'odierna [[Scozia]]. I Romani occuparono l'area degli attuali [[Inghilterra]] e [[Galles]], erigendo a nord un ''[[Limes romano|limes]]'' fortificato: il [[Vallo di Adriano]] ([[122]]), in seguito spostato ancora più a nord ([[Vallo di Antonino]], [[142]]). Al di là del ''limes'' (nell'attuale [[Scozia]] e in Irlanda) rimasero sia tribù britanniche, sia i [[Pitti (popolo)|Pitti]].
 
[[File:Hadrian's Wall view near Greenhead.jpg|thumb|upright=1.4|left|I resti del [[Vallo di Adriano]]]]