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{{W|agricoltura|ottobre 2014}}[[File:Slashing-and-burning.jpg|thumb|Un'immagine del [[1893]] che mostra la pratica del debbio eseguita in [[Finlandia]].]]
 
Il '''debbio''' o '''addebbiatura''' è una pratica rudimentale di [[fertilizzazione]] del [[terreno]] che consiste nell'[[incendio]] dei [[residuo colturale|residui colturali]] o della [[vegetazione]].
 
==Il debbio in Italia==
Nell'[[Italia Settentrionale|Italia settentrionale]] si praticava, in passato, soprattutto su terreni investiti a [[prato]] costruendo cumuli di 80 [[centimetro|cm]], formati utilizzando lo stesso strato superficiale del terreno, all'interno dei quali si accendeva il fuoco<ref>{{cita|Giardini|p. 366}}</ref>; in altri contesti si praticava incendiando le stoppie o l'[[Erba (botanica)|erba]] secca<ref>{{cita|Manuale dell'agronomo|p. 164}}</ref>. Con scopi differenti si praticava in alcune regioni dell'[[Italia meridionale]] e [[Italia insulare|insulare]] nei terreni investiti a [[pascolo]], incendiando le [[stoppie]] nel periodo estivo. Ancora oggi è applicato in varie regioni, spesso in contravvenzione con i regolamenti normativi, per l'eliminazione delle stoppie di cereali dopo la [[mietitura]], dei residui di potatura nei [[frutteto|frutteti]] nei [[vigneto|vigneti]] e negli [[oliveto|oliveti]] e degli scarti non commerciali degli arboreti da legno.
 
==Scopi==