Trattato di Neuilly: differenze tra le versioni
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Il '''trattato di Neuilly''' (in [[lingua bulgara|bulgaro]]: Ньойски Договор, ''Njojski Dogovor'') riguardante la [[Bulgaria]] e il suo ruolo nella [[I guerra mondiale]] come una delle [[Potenze Centrali]], venne firmato il 27 novembre [[1919]] a [[Neuilly-sur-Seine]], in [[Francia]].
Il trattato stabilì i confini sui territori contestati tra la Bulgaria, la [[Turchia]], la [[Grecia]] ed il [[Regno di Jugoslavia|Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni]]. Come belligerante degli [[Imperi centrali]], la Bulgaria ricevette la minore quantità di terra, e venne richiesto che riducesse il proprio esercito a 20.000 uomini, che pagasse le riparazioni di guerra di più di 400 milioni di dollari e riconoscesse l'esistenza del [[Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni]], più tardi conosciuto come Jugoslavia. La Bulgaria fu costretta a cedere la [[Macedonia orientale e Tracia|Tracia occidentale]] alla Grecia e a restituire la [[Dobrugia]] meridionale alla [[Romania]].
In Bulgaria i risultati del trattato erano noti al pubblico come la "seconda catastrofe nazionale" (''Втора народна катастрофа''). Durante la [[seconda guerra mondiale]] la Bulgaria, insieme alla [[Germania nazista]] rioccupò temporaneamente i territori che aveva ceduto con il trattato di Neuilly.
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I territori ceduti con il trattato coprivano un'area di 1,545 km² nell'odierna Serbia e 1,028 km² nell'odierna [[Repubblica di Macedonia]].
In Serbia il territorio ceduto è diviso nel moderno [[Pirot (distretto)|distretto di Pirot]] (comune di [[Dimitrovgrad
Nel 1919 l'area corrispondeva alle seguenti parti degli okrăg bulgari: [[Kjustendil]], 661 km², [[Dimitrovgrad (Serbia)|Caribrod]] 418 km², [[Trăn]] 278 km², [[Kula]] 172 km² e [[Vidin]] 17 km².
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