Disastro di Bhopal: differenze tra le versioni

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==Le indagini e le azioni legali contro la Union Carbide==
===Responsabilità civile e penale===
Fu raggiunto un accordo per una transazione il 4 febbraio [[1989]]. La Union Carbide pagò 470 milioni di dollari per i danni causati dal disastro. La richiesta iniziale era di 3 miliardi di dollari.
 
Il CEO dell'[[Union Carbide]] di quel tempo, [[Warren Anderson]], ritiratosi in pensione nel 1986, il 1º febbraio [[1992]] fu dichiarato contumace dalla Magistratura Indiana di Bhopal, in quanto, come imputato, non si presentò mai davanti alla corte che lo accusò di [[omicidio]]. La richiesta di arresto fu inviata al Governatore dell'India e venne inoltrata una richiesta di estradizione dagli [[Stati Uniti]]. Tuttavia la domanda di estradizione non si materializzò mai.
 
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Venne richiesto al Central Bureau of Investigation Indiano di diluire le pene richieste da omicidio colposo a negligenza criminale, ma tale richiesta venne rigettata dalla corte indiana.
Attualmente Anderson è ancora [[latitanza|latitante]] a seguito di una condanna da parte della giustizia indiana che in base alle prove dovrebbe condannarlo ad almeno 10 anni di carcere.
 
===Risarcimenti===
Fu raggiunto un accordo per una transazione il 4 febbraio [[1989]]. La Union Carbide pagò 470 milioni di dollari per i danni causati dal disastro. La richiesta iniziale era di 3 miliardi di dollari.
 
Nel frattempo, pochissimo denaro, proveniente dal risarcimento danni è giunto ai sopravvissuti, e la gente dell'area si sentì tradita non solo dall'Union Carbide, e dal suo CEO, Warren Anderson, ma anche dai propri politici. In ogni anniversario della tragedia vengono bruciate l'effigie di Anderson e dei politici. Nel luglio [[2004]], la [[Corte Suprema]] indiana ordinò al governo di risarcire le vittime e i loro parenti tramite un fondo di compensazione di 330 milioni di dollari.